Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


San Pietro ad Alba Fucens
La chiesa di San Pietro si trova sul luogo in cui sorgeva il tempio di Apollo dell'antica città romana di Alba Fucens. Una chiesa fu costruita ricondizionando il tempio di Apollo in epoca paleocristiana mentre l'edificio attuale ha la forma che glu fu data all'inizio del XII secolo.
La chiesa venne costruira sull'ossatura del tempio pagano prolungandone la cella e dividendone lo spazio in tre navate con colonne.
Dal tempio di Apollo sono state ricavate anche le due colonne tuscaniche che sostengono la parte interna dell'atrio di base della torre campanaria romanica il cui portale esterno risale al XV secolo.
Il portale interno è invece databile agli anni intorno al 1130 e presenta piedritti, architrave ed archivolto decorati da girali. Interessante l'uso del trapano per la definizione dei frutti.
Una rozza figura femminile costituisce uno dei telamoni dell'archivolto.
Il prospetto posteriore presenta un'abside poggiante sul robusto basamento che nasconde la cripta. Molto interessante è la fascia di archetti su mensole scolpite che la corona.
Le mensole, che risaltano plasticamente sul cilindro liscio dell'abside, esprimono un significato apotropaico ancestrale.
La concavità degli archetti è occcupata da protomi e fioroni.

L'abside è aperta da un'unica monofora strombata e decorata in maniera discreta con palmette.

L'interno è a tre navate su colonne corinzie di recupero. All'altezza della sesta colonna una iconostasi cosmatesca divide la navata dal coro.

Pure cosmatesco è l'ambone addossato alle colonne del lato sinistro. Risalgono entrambi agli anni intorno al 1215.

L'attuale copertura a capriate è di restauro. Le colonne libere visibili nel coro testimoniano il fatto che almeno quell'area fosse in origine voltata.
L'altare presenta un paliotto romanico decorato da un reticolo al centro del quale sono inserite due nicchie con fioroni.
L'iconostasi cosmatesca conserva buona parte dei suoi componenti originari. Una delle colonnine tortili ricoperte dai mosaici conserva un capitello fogliato di buona fattura.
Si conservano le due transenne centrali dell'iconostasi, ricoperte di intarsi mormorei. Sulla sinistra, un pilastrino è decorato con un tralcio nella parte bassa e...
...con una scena raffigurante uno dei miracoli di Cristo nella sommità.
L'ambone ha una struttura romana ed è dotato di una doppia rampa di accesso con doppio lettorino.
I lettorini hanno sezione poligonale. Rispetto a quello posteriore, quello verso la navata è arricchito da colonne tortili in corrispondenza degli spigoli.
I componenti in marmo, capitellini e cornici sono finemente cesellati. Al centro un rilievo raffigura un'aquila.
Dei rilievi decorano anche le mensole su cui poggiano le colonnine.
Si tratta di simboli negativi opposti a quello positivo rappresentato dall'aquila in alto: un mascherone, un uccello, un uomo dalla cui bocca fuoriescono dei serpenti.
La ricchezza dell'ambone è testimoniata dal grande utilizzo di marmi pregiati, quali il porfido, materiale tradizionalmente associato al potere imperiale.
I maestri cosmateschi sono riusciti ad ottenere risultati di grande eleganza e precisione formale nei pannelli dell'ambone.
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