Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


San Giovanni in Venere a Fossacesia
Collocato sul luogo dove sorgeva un tempio a Venere Conciliatrice, il monastero di S. Giovanni risale all'VIII secolo. Gli edifici attuali derivano dalle opere di ricostruzione che hanno avuto luogo nell'XI ed in particolare nel XII secolo (1165) sotto la guida dell'abate Oderisio II.
Dal piazzale davanti all'abside si gode lo splendido panorama sul golfo di Venere e sulla costa abruzzese verso meridione.
Il prospetto posteriore è dominato dai tre cilindri delle absidi, divisi in due orizzontalmente da una cornice a losanghe.
La parte inferiore, dalla muratura più grezza, è scandita da grandi arcature cieche.
Negli spazi tra la fascia a losanghe e gli archi si trovano dei medaglioni con disegni geometrici ottenuti con intarsi di tufo e marmo, motivo decorativo di origine islamico-siciliano.
I cilindri absidali sono coronati da una complessa cornice che comprende una fascia ad archetti al di sopra di una sequenza di dentelli.
Una fascia di archetti in tufo con le concavità riempite di fioroni, croci e palmette corona gli spioventi della navata centrale.
Oltre che da strette feritoie distribuite sulle tre absidi, l'interno è illuminato da due monofore, soprapposte sul cilindro centrale, e caratterizzate daarchivolti trilobati e colonnine tortili.
Il fianco destro mostra la liscia muratura delle navate (quella centrale opera di restauro), il transetto non eccedente in pianta leggermente più alto delle navate laterali ed il campanile di cui rimane la possente base quadrata.
Il fianco destro presenta un semplice portale con archivolto a doppio rincasso, architrave e piedritti in marmo che risaltano sulla muratura ocra della navata.

Nella lunetta le statue di un angelo e della Madonna col Bambino, quest'ultima frammentaria.

La facciata a doppio saliente la cui parte superiore è opera di rifacimento è dominata dal grande portale che spicca per i bianchi rilievi marmorei.

Il portale è sormontato da una struttura goticheggiante costituita da un arco trilobato e da due pinnacoli.

La lunetta ospita le statue di Cristo in trono tra la Vergine e S. Giovanni, scolpite a rilievo molto alto in stile borgognone.
Al di sotto i resti di una composizione che prevedeva S. Romano (resta solo la scritta), S. Benedetto all'interno di una nicchia e S. Rainaldo (frammentario).
Bei capitelli fogliati decorano i piedritti e le colonne laterali del portale.
Ai lati dei piedritti e nella lunetta sono collocati ricche sculture databili al 1230 come testimonia la scritta della lunetta che fa riferimento all'abate Rainaldo:

"ABBAS RAINALDUS HOC OPUS FECIT".

Le scene principali sono relative a vicende della storia del Battista. I rilievi sono divisi in registri sovrapposti da ricche cornici a girali, palmette, archetti.
Lo scultore non mostra grande maestria compositiva; i rilievi sono piatti ed i volti inespressivi.
Maggiori effetti plastici vengono ricercati solo in alcuni rilievi accessori.
Sulla sinistra del porrtale un'edicola dalla cornice elaborata a risalti contiene un epitaffio dedicato all'abate Oderisio, promotore di lavori di allargamento dell'abbazia alla metà del XII secolo.
Sul fianco sinistro della chiesa si apre il portale che immette al chiostro. Si tratta di un portale a doppio risalto (triplice nella lunetta) decorato mediante l'utilizzo di frammenti di recupero.
La lunetta ospita un rilievo dal complesso schema geometrico, forse proveniente da una renzione presbiteriale. Una scitta alla base del portale richiama l'autore (maestro Alessandro) e la data di costruzione (1204.
Il chiostro, formato da gallerie aperte da trifore su colonne dai capitelli a stampella, è stato in gran parte ricostruito all'inizio del '900.
L'interno è basilicale a tre navate su larghi pilastri a base quadrangolare.
Al di sopra dei capitelli dei pilastri si dipartono semicolonne coronate da capitelli fogliati: il progetto originario prevedeva la copertura a volte, mai realizzata.
La navata si apre attraverso un arco trionfale ogivale sull'ampio presbiterio rialzato sulla cripta.
La cripta occupa l'area sottostante il presbiterio ed è costituita da colonne coperte da volte a crociera.
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