Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Santa Maria a Gradillo e San Giovanni del Toro a Ravello
Le chiese di S. Maria a Gradillo e S. Giovanni del Toro presentano evidenti analogie dal punto di vista architettonico. L'elevazione della navata centrale, il transetto leggermente eccedente con copertura a corciera estradossata ed il tiburio costruito su alto tamburo ne costituiscono le principali caratteristiche. Entrambe risalgono alla fine del XII secolo.
La facciata a salienti era preceduta da un atrio utilizzato dai notabili di Ravello per le loro riunioni. Tre portali sormontati da un arco acuto conservano alcuni elementi architettonici classici di reimpiego.
Il campanile conserva le caratteristiche di molti campanili campani: alte bifore circondate da decorazioni bicrome in tufo.
Sul fianco della navata destra si apre una finestra dalle interessante decorazioni in tufo.
Il prospetto absidale è caratterizzato dagli alti cilindri absidali tagliati orizzontalmente da fasce decorative di tufo. Il tiburio è opera di ricostruzione dopo il crollo avvenuto nel 1899.
L'interno colpisce per la notevole elvazione della navata centrale. Due file di colonne sorreggono archi a sesto acuto; pure ogivale è l'arco trionfale che immette nel presbiterio rialzato sulla cripta.
Le campate delle navate laterali sono coperte da volte a crociera a otto falde.
Analoga copertura ottopartita hanno i bracci del transetto. Interessanti le coppie di colonne sovrapposte che delimitano il profilo dell'abside centrale.
Al centro del presbiterio si innalza la cupola su alto tamburo e trombe angolari, opera di ricostruzione.
Le colonne e quasi tutti i capitelli sono classici di reimpiego.
Sono medievali quelli delle prime due colonne verso la facciata; particolarmente interessante quello di sinistra, decorato con leoncini angolari e, sulle facce, da coppie di uccelli; in un caso è raffigurato un uomo a cavallo di un'oca.
La chiesa di S. Giovanni del Toro ha una struttura del tutto simile a quella di S. Maria. I cilindri absidali presentano una decorazione bicroma in tufo più complessa. All'interno si conserva un ambone per molti con una struttura simile all'ambone maggiore del duomo ma precedente a quello (inizi del XIII secolo).
Il tiburio cilindrico, ricostruito nella parte sommitale, presenta oncora la decorazione originaria, un tempo arricchita da colonnine in marmo addossate.
La facciata conserva i resti del portico che la precedeva. Sul fianco sono osservabili le volte estradossate delle campate delle navatelle.
Particolarmente elaborata è la decorazione in tufo delle ampie bifore del campanile.
Di fronte alla chiesa si trova il palazzo d'Afflitto, ora hotel, sul cui portale sono stati ricollocati elementi scultorei provenienti dalla distrutta chiesa di S. Eustachio a Pontone d'Amalfi, risalente alla metà del XII secolo.
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