Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


La cattedrale di Amalfi
La cattedrale di Amalfi sorge alla sommità di una monumentale scalinata e domina la piazza principale del piccolo borgo. La facciata attuale col suo portico è opera di ricostruzione del XVIII secolo. Il campanile risale alla seconda metà del XII secolo; tra quest'ultimo e la nuova facciata si nota il frontone della primitiva cattedrale di Amalfi, detta cappella del Crocifisso, risalente al X secolo.
Il corpo del campanile ha caratteristiche tipiche di molti edifici campani. Nella parte più antica si trovano delle colonne angolari (Aversa, Salerno, Capua); i piani superiori sono aperti da due ordini di finestre, bifore in basso, trifore in alto.
La sommità risale invece al 1276 ed è costituita da un nucleo centrale cilindrico contornato da quattro torrette angolari. Il motivo sembra essere di derivazione calabro-bizantina ed è stato utilizzato anche in alcuni campanili campani, quali quelli di Salerno e Caserta.
La costruzione della nuova cattedrale che affianca quella del X secolo furono iniziati alla metà dell'XI secolo. Nel 1208 il cardinale Capuano portò in Amalfi da Costantinopoli le spoglie di S. Andrea che furono collocate nella cripta. Nei decenni successivi vennero condotti lavori di abbellimento ed ingrandimento della chiesa che comunque non ne snaturarono la struttura originaria.

Sotto il portico ancora si conserva il portale della facciata originaria nel quale si trova ancora la porta bronzea bizantina, già presente nel 1065.

Il portale ha stipiti scolpiti con un tralcio abitato e risalenti al XIII secolo. L'architrave è un rifacimento moderno il cui originale è conservato nel museo.
La porta bronzea è costituita da 24 pannelli di cui quattro contengono le figure ageminate di Cristo, della Madonna e di due Apostoli raffigurati sotto un'arcata.
L'interno si presenta in forme barocche anche se la struttura della chiesa originaria è ancora riconoscibile. Risalenti al XIII secolo sono le possenti colonne in granito egizio che sostengono l'arco trionfale.
Dell'arredo liturgico originale si conservano due candelabri pasquali intarsiati.
Il lettorino proviene probabilmente da un'ambone smembrato i cui elementi sono stati riutilizzati nei due amboni barocchi del presbiterio. Altri sono conservati nel museo.
Nel presbiterio sono conservate alcune statue raffiguranti angeli con gli attributi delle Virtù, provenienti da un monumento funebre del XIV secolo.
Sulla sinistra della cattedrale sorge la primitiva cattedrale del X secolo, riportata alle forme originali dai restauri. Si trattava di una chiesa a tre navate con matroneo di cui quella sinistra è stata abbattuta per far posto a chiostro del Paradiso.
Le navate erano divise da archi ogivali su colonne di reimpiego. La navata destra era aperta sulla cattedrale di S. Andrea sino al XVIII secolo: le due chiese ne componenvano una immensa di cinque navate.

Sul lato sinistro al posto della navata vennero ricavate cappelle trapezoidali e nicchie.

Le cappelle a sinistra sono ricoperte con affreschi del XIV secolo.
Alla fine del XII secolo la testata della navata destra venne arricchita con una cupola a ombrello su tiburio.
All'interno della chiesa, adibito a museo diocesano, si conserva l'unico frammento rimasto della decorazione a mosaico della chiesa principale.
A Nord della chiesa del Crocifisso si estende il chiostro del Paradiso, costruito tra il 1266 ed il 1268 come cimitero per la sepoltura dei personaggi illustri della città.
Il chiostro è costituito da archi acuti intrecciati su colonne binate (quadruple agli angoli) con capitelli a mezza luna.
Su i lati Est e Sud si aprono alcune cappelle ogivali con colonnine angolari che conservano resti di affreschi gotici.
Nel chiostro si conservano altri frammenti dell'ambone della cattedrale.
Particolarmente interessante è la scultura, posta su uno dei pilastrini, che raffigura una figura maschile che tiene un leone per la criniera.
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