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Il battistero di Parma
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Il battistero di Parma è una torre a base ottagonale la cui costruzione è cominciata nel 1196 sotto la guira di Benedetto Antelami, esecutore anche delle sculture dei portali. L'opera di Antelami, ancora di gusto romanico si nota nella base aperta dai tre portali mentre i piani rimanenti con le logge, il coronamento ad archi a sesto acuto ed i pinnacoli risalgono agli anni successivi, sino al 1270 quando la costruzione venne consacrata.
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Il portale del Redentore
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Il battistero presenta tre entrate, di cui la principale deve essere considerata quella occidentale (il cosiddetto portale del Redentore), opposta all'altare posto a Est, e non quella settentrionale aperta verso la piazza.
Tutti i portale hanno strombi molto ampi, decorati di fasci di colonnine che proseguono oltre i capitellini per formare le ghiere dell'archivolto.
Caratteristica dell'edificio è l'alternanza cromatica tra il marmo bianco ed il marmo rosso di Verona.
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Il portale del Redentore ha i piedritti, l'architrave e la lunetta decorati con rilievi che hanno soggetti ....
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Il piedritto sinistro presenta una sequenza di formelle dove, al di sotto di due archi poggianti su colonne, sono raffigurate le opere di carità.
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Dal basso, vediamo un personaggio riccamente abbigliato che accoglie un pellegrino (con la corta tunica ed il bordone che ne sono caratteristici indumenti.
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La lavanda dei piedi simboleggia l'opera "curare gli ammalati".
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Lo stesso personaggio si appresta a porgere del cibo a due poveri seduti di fronte a lui ("nutrire gli affamati").
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Con lo stesso schema segue il "dissetare gli assetati".
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Nella scena successiva il buon cristiano si appresta a consegnare del cibo ad un prigioniero, raffigurato con le catene ai piedi.
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Come ultima opera ("vestire gli ignudi") il nostro personaggio porge una veste ad un povero che è raffigurato mentre la sta indossando.
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Lo stipite destro raffigura la parabole della vigna e dell'uomo.
Sette vignette sono raffigurate negli spazi creati da un tralcio di vite che sale sinuoso sino alla scena conclusiva in alto, dove tutta la famiglia è riunita intorno al padre.
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L'architrave raffigura la resurrezione il giorno del Giudizio. Al centro due angeli suonano le trombe.
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Dai lati escono dai sepolcri le figure dei risorti. Differenziati dagli atteggiamenti, da sinistra giungono coloro che saranno eletti, da destra coloro che verranno puniti.
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Uno dei versi della didascalia (molto usate nei portali del battistero) dice: "SURGITE, O DEFUNTI - RECTOREM CERNITE MUNDI".
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La lunetta raffigura al centro Cristo Giudice, seduto in posizione frontale mentre mostra i palmi aperti ostentando in tal modo verso i fedeli le ferire della Passione
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Ai lati degli angeli, le mani coperte da veli in segno di rispetto, mostrano i simboli della Passione: la corone di spine, la croce...
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...la spugna del fiele e la lancia.
Seduto, sulla sinistra in basso, un personaggio assiste (probabilmente San Paolo).
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Attorno alla lunetta, la ghiera dell'archivolto è decorata con le raffigurazioni degli Apostoli.
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Viene qui ripreso il motivo del tralcio su cui gli Apostoli sono seduti.
Una didascalia sulla cornice identifica i personaggi (solo Pietro è riconocibile per i caratteriri fisionomici e per l'attributo dell chiavi).
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In chiave d'arco la sequenza degli Apostoli è interrotta da due angeli che suonano le trombe.
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Su questa lunetta, come sulle altre, rimangono abbondanti tracce della coloritura originale dei rilievi.
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Il portale della Vergine
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Sul lato verso la piazza si apre il portale settentrionale, detto portale della Vergine.
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Anche questo portale presenta uno strombo profondo decorato di fasci di colonnine in marmi diversi che si piegano a formare l'archivolto.
La preziona decorazione antelamica si distribuisce sui piedritti, sull'architrave e sulla lunetta dove un recente restauro ha permesso di riscoprire la colorazione originaria.
Nelle due nicchie sopra il portale sono state poste le copie delle due statue degli Arcangeli Michele e Gabriele.
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La parte frontale dei piedritti è decorata con le raffigurazioni di due alberi genealogici.
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La parte interna è invece decorata di racemi classicheggianti popolati uccelli al di sopra di un alto zoccolo scanalato.
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A destra quello di Maria, che termina con una statuetta in marmo bianco che la rappresenta inserita in una nicchia del piedritto scolpito in marmo rosso di Verona.
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Le figure degli antenati sono sedute sui rami che si dipartono da un ramo generato dal petto di Jesse.
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La parte interna del piedritto è decorata di un tralcio (l'Albero della Vita) popolato da uccelli (le anime).
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Alla base del tralcio, un falco ed un gallo, simbolo della vigilanza, che tiene lontano il demonio col suo canto.
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Sul piedritto sinistro si trova la genealogia da Giacobbe a Mosè (abituale prefigurazione di Gesù).
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Sulla parte interna anche qui troviamo lo stesso tralcio abitato da colombe; alla base sono raffigurati due draghi, simbolo del demonio, che le minacciano.
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L'architrave e la lunetta del portale presentano dei rilievi interessanti soprattutto per la loro iconografia.
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L'architrave è costituita di due livelli di cui quello inferiore è decorato di patene tra le quali sono scolpiti i versi che consentono di datare il Battistero e di attribuirlo ad Antelami:
"BIS BINIS DEMPTIS - ANNIS DE MILLE DUCENTIS
INCEPIT DICTUS - OPUS HOC SCULPTOR BENEDICTUS"
(Due volte due mancanti - anni al mille e duecenti / Benedetto scultore - cominciò questi lavori).
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La fascia superiore raffigura le ultime vicende della vita del Battista. Sulla sinistra è rappresentato il Battesimo di Cristo.
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Segue il banchetto di Erode ed Erodiade con Salomè che si accinge a chiedere la testa del Battista, consigliata da un diavolo.
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Chiude la sequenza la decollazione di Giovanni che curiosamente sporge dal secondo piano di una torre (si noti la decorazione ad archetti intrecciati) mentre l'arcangelo Michele, con un turibolo, si getta dalla finestra del terzo piano.
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La lunetta presenta un rilievo raffigurante al centro la Vergine in trono col Bambino.
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Sulla destra è raffigurata la scena dell'esortazione alla fuga in Egitto da parte dell'angelo a Giuseppe .
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A sinistra sono raffigurati i Magi, per la prima volta associati ai nomi tradizionali.
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La ghiera esterna raffigura i profeti che tengono in mano dei clipei con i ritratti degli Apostoli, interessante iconografia per simboleggiare la continuità tra i Testamenti.
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Sugli stipiti ai lati del portale i rilievi raffiguranti le virtù.
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Il portale della Vita
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Il portale meridionale, denominato portale della Vita, è quello con la decorazione meno ricercata, probabilmente per il fatto che si apre su una piccola piazza rispetto a quella principale.
Lo strombo è meno profondo e la decorazione si concentra sostanzialmente nella lunetta che, comunque, è la più interessante delle tre.
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Circondata da una ghiera a decorazione vegetale, la lunetta è dedicata al tema del tempo.
L'architrave presenta tre clipei raffiguranti l'Agnus Dei, Cristo ed il Battista.
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Al centro un ragazzino si arrampica sull'albero (simbolo della vita) per raggiungere un favo di miele (simbolo del godimento delle dolcezze terrene). Ma nel frattempo un dragone (il male) lo minaccia con le sue fiamme e due roditori (il giorno e la notte) rosicchiano le radici dell'albero.
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Ai lati due belle raffigurazioni (raddoppiate al di sopra) del Sole e della Luna, immaginati alla guida di due carri tirati rispettivamente da cavalli e da buoi.
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