Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


La cattedrale di Parma
La parte absidale dell'edificio è interessata da aggiunte che ne modificano pesantemente la struttura originale. Le sacrestie infatti nascondono quasi completamente le absidi minori del coro mentre i sopralzi eseguiti in epoca campionese e rinascimentale del coro, dei transetti e del tiburio ampliano eccessivamente i volumi.

In compenso i cilindri absidali mantengono tutt'ora la decorazione romanica che unisce un decoro scultoreo elaborato alla ricerca di contrasti cromatici.

Le absidi hanno una tutte una struttura decorativa comune.

Al di sopra di uno zoccolo si alzano delle lesene piatte unite in alto da archi ciechi. Sopra di questi, tra due fasce di archetti pensili, si apre una galleria su colonne. Il tema della galleria viene ripreso anche sui lati del corpo dei transetto e del coro.

Le ghiere degli archi ciechi sono decorate con fregi a palmette a parte quelli al di sopra delle finestre laterali (ora chiuse).
La ghiera dell'arco orientale (ancora ben conservato) è decorato con scene di caccia in cui dei cani stanno aggredendo dei cervi.

La finestra è decorata di due colonnine che si chiudono con un segmento toroidale e da due ghiere esterne, una a palmette, l'altra a dentelli.

Il cane nei pressi dela chiave d'arco è sovrapposto ad una croce, quasi fosse un Agnus Dei.
Il lato occidentale dell'abside riprende lo stesso schema decorativo.
Le lesene terminano con capitelli di notevole interesse: l'artista scolpisce i corpi con una grande attenzione alla resa plastica come in questa chimera.
L'ispirazione orientale si nota nei temi (aquile araldiche ai lati di un albero della vita) e nei dettagli (il disegno degli occhi).
Più tradizionale è questo semicapitello di tipo corinzio.
L'abside mediana si distingue dalle altre per la ricchezza della decorazione scultorea e decorativa.
Gli archivolti hanno una decorazione scultorea figurata: la consueta sequenza di animali impegnati nella caccia. Attorno alla ghiera due cornici a dente di sega creano un elegante stacco cromatico.
Lo spazio che separa gli archi ciechi dalla galleria è arricchito da un paramento murario decorativo ottenuto alternando cubetti di pietra e mattone.

Gli archetti pensili intrecciati sono il frutto della ristrutturazione campionese.

La Signora dell'Apocalisse ed il centauro a caccia sono rappresentati in maniera piuttosto corsiva.
Molto più bello è il capitello di Sansone in lotta con il leone.
Al di sopra della fascia di archetti pensili si apre la galleria su colonnine; gli archivolti sono scolpiti con motivi molto astratti e vegetali molto vari.
I pennacchi tra gli archi sono riempiti di cubetti rossi e bianchi giustapposti.

Al di sopra si distende la bella fascia di archetti sottogronda.

Sotto ogni archetto troviamo un rilievo raffigurante animali reali ed immaginari.

Molto interessante è il tema del tralcio che passa da un archetto all'altro costituendone il tema unificante, riempiendo al contempo con delle fronde i pennacchi tra gli archetti.

Il lato settentrionale del coro mostra i due livelli logge che animano la muratura. Molto belli sono gli oculi decorati con una fascia circolare a denti di sega.
La vista dal lato settentrionale mostra la parte superiore dell'absidiola sinistra, solo parzialmente coperta dalla sacrestia.
La terminazione dell'abside sinistra è anche qui composta di archetti che sottendono rilievi che hanno per argomento la caccia; al di sopra una bella cornice doppia a dente di sega.
La decorazione ad archetti prosegue anche sull'abside del transetto settentrionale.
Unica variante significativa è la disposizione delle fasce a denti di sega.
Rimangono da segnalare almeno due capitelli: il primo raffigura due personaggi che sembrano sporgersi da una loggia su colonnine mentre il secondo, bellissimo, è dedicato alla lotta di un cervo con un essere mostruoso.
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