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Santa Maria di Falerii a Fabrica di Roma
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L'abbazia cistercense di Santa Maria venne costruita intorno alla metà del XII secolo all'interno della cinta muraria di Falerii Novi, costruita dai romani per trasferire la popolazione di Falerii Veteres a seguito della sua distruzione avvenuta nel 241 a.C. Il borgo venne abbandonato a partire dall'VIII secolo quando gli abitanti si trasferirono nel meglio difendibile sito di Civita Castellana.
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L'abbazia di Falerii è una filiazione di quella francese di Pontigny. La chiesa attuale venne completata attorno al 1190 nella struttura ancora visibile. A tre navate su pilastri crociformi alternati a pilastri quadrati nelle pime due campate, a colonne nelle due successive, la chiesa presenta un'interessante transetto con cinque absidi orientali allineate.
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Molto bella è l'abside centrale, a profilo poligonale con semicolonne in nenfro agli spigoli. Le finestre sono contenute in un blocco marmoreo che risalta sulla muratura in tufo.
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I fianchi sono scanditi da rade lesene. La chiesa ha subito la totale ricostruzione della copertura e della parte superiore della facciata.
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La facciata è tripartita con tre oculi che illuminano le tre navate. Un unico portale marmoreo costituisce l'accesso. Si tratta di un portale triplo rincasso con archivolto a tutto sesto. Un altro arco ribassato sormonta l'architrave vera e propria.
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Mancano le decorazioni ad intarsio tipiche dei marmorari romani; unici elementi scultorei sono i capitelli compositi delle colonne.
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L'abbazia di Falerii Novi costituisce un interessante esempio di riutilizzo da parte di una fondazione religiosa di mura antiche. La cinta murariia romana misura 2108 m, con 50 torri e 8 porte. La porta meglio conservata, denominata di Giove, è quella che dà accesso all'abbazia.
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