Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche
L'abbazia di Fossanova
Il chiostro dell'abbazia conserva tre ali risalenti al periodo romanico le cui gallerie sono sostenute da colonnine binate di semplicissima fattura. La galleria meridionale risale al XIV secolo e contrasta per la ricchezza della decorazione. Sull'ala orientale si affaccia la sala capitolare, cui si accede per un semplice portale affiancato da due bifore.
Le bifore sono costituite da colonnine binate dai capitelli finemente scolpiti in particolare per quello che riguarda la finestra a sinistra del portale.
La sala capitolare è un locale rettangolare a sei campate voltate a crociera e sorrette da due pilastri costituiti da un fascio di otto colonne.
I capitelli dei pilastri sono del tipo a crochets.
Sul lato dei muri i costoloni ricadono su semipilastri a tre colonnette. Negli angoli viene invece utilizzata una sola colonna.
Dalla parte opposta rispetto all'entrata la salaa è illuminata da tre grandi monofore.
I capitelli delle mensole sulle pareti sono più finemente scolpiti rispetto a quelli dei pilastri centrali. Alcuni dettagli non sembrano consoni all'importanza dell'ambiente!
La galleria meridionale è aperta da quattro polifore di cui due a tre archi e due a quattro archi. Questo è dovuto al fatto che il padiglione della fontana è decentrato.
I fusti delle colonnine sono scolpite con una grande varietà di schemi decorativi.
I capitelli delle colonnine sono delle variazioni del tipo a crochets.
Solo in un caso appaiono dei volti umani tra la vegetazione che ricopre un capitello.
Anche le basi sono scolpite con grande fantasia.
Attraverso un ampio arco si accede al padiglione della vasca lustrale, a pianta quadrata e copertura piramidale coronata da una lanterna.
La galleria gotica è coperta da volte a crocieta con archi trasversi che ricadono su colonne addossate sul lato esterno e su corte colonne sospese su mensole a semicono sul lato interno.
Espressive faccine umane e animali costituiscono i peducci delle ghiere esterne delle polifore.
Di fronte al padiglione della fontana si apre il portale che immette nel refettorio.
Il refettorio è un ampio locale di circa 30 x 10 m, diviso in sei campare da archi trasversi a profilo ogivale.
Sul lato destro una rampa conduce al punto in cui si recava il monaco incaricato della lettura dei testi sacri durante il pasto.
Scomparsa la balaustra, rimane solo la base del lettorino.
All'interno del chiostro rimangono da segnalare la porta di accesso alla chiesa, con le colonne laterali divise in altezza da nodi, e quella che dà accesso al giardino, sul lato orientale, dall'interessante decoro a zig-zag.
A Est della chiesa sorge l'edificio dell'infermeria. Al primo piano della torre di accesso si trova la stanza in cui morì Tommaso d'Aquino il 7 marzo del 1274. La stanza venne trasformata in cappella nel XVII secolo.
Il locale dell'infermeria è una grande sala di 47 x 12 metri circa, ricoperta da un tetto in legno sorretto da archi trasversi che ricadono su colonne sospese. I letti dei malati si addossavano ai lati della sala.