Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


San Paragorio a Noli
Costruita tra l'XI ed il XII secolo nel periodo in cui la città di Noli venne costituita a libero comune, la chiesa di S. Paragorio ha ospitato la sede vescovile sino al 1572 quanto quest'ultima è stata spostata all'interno delle mura. Dopo anni di degrado, la chiesa, che costituisce un degli esempi meglio conservati del romanico ligure, è stata restituita all'aspetto originario durante gli estesi restauri della fine del XIX secolo.
La facciata tripartita non ospita più da tempo l'entrata principale a causa degli smottamenti che ne hanno occultato la base. Si può ancora osservare la serie di lesene che ne scandiscono la superficie ed i tre arconi che dovevano sormontare i tre ingressi originari.
Anche i fianchi presentano la serie di lesene unite da sequenze di archetti pensili al di sotto della fascia sottogronda. Un semplice campanile di costruzione più recente si eleva sull'ultima campata della navatella destra.
Di grande bellezza è il prospetto posteriore,in particolare per la sovrapposizione dei volumi che dalle piccole absidi laterali, attraverso l'abside maggiore ed il tetto della campata del coro, salgono sino alla copertura della navata centrale. Degna di nota è la serie di cavità che ospitavano bacini ceramici al livello degli archetti dell'abside.
Il fianco sinistro costituisce la facciata della chiesa. Di fronte al portale è stato edificato un imponente portico sorretto da due pilastri ottagonali.
Al di sotto del portico si apre il portale, a doppio rincasso con colonnine addossate che si prolungano nella curvatura dell'archivolto. Caratteristica ligure è l'alternanza di conci in pietra bianca e grigia.
I blocchi capitellari del portale sono scolpiti con due ordini di semplici foglie piatte mentre costloni toroidali del portico ricadono su mensole con rilievi araldici.
Ai lati del portale sono sistemate alcune tombe ad arcosolio. A sinistra due di queste sono separate da un colonnato e coperte da uno stesso tetto. A destra si trova quella singola costruita dalla famiglia nolese dei Guasco.
L'arco della tomba Guasco ha un archivolto a conci bianchi e grigi con un Agnus Dei al vertice ed è sorretto da due gruppi di cinque colonnine dai capitelli a crochets.
L'interno è a tre navate su pilastri dalle forme irregolari, con archi longitudinali a doppia ghiera. Il presbiterio, a tre absidi, è sopraelevato al di sopra della cripta.
La maggior parte dei pialstri presentano semicolonne e lesene addossate ad un nucleo quadrangolare. Il primo a destra è scavato su tre lati da nicchie.
Le volte delle navatelle ricadono su semipilastri a triplo rincasso che movimentano le pareti laterali.
Molto interessante è la scansione delle pareti del coro e dell'abside per mezzo di nicchie a doppio rincasso di ispirazione bizantina.
Al di sotto delle terminazioni della navata centrale e di quella settentrionale si estende la cripta. Il vano più grande è ricoperto da volte sorrette da colonnine dai capitelli a cubo smussato. Sul perimetro si trovano i sedili utilizzati dai membri del clero.
Dei pilastri dividono questo vano da quello laterale. Si notino le semicolonne addossate a lesene che ricevono la ridaduta delle volte sul muro esterno.
Sull'ultimo pilastro sinistro prima del presbiterio si addossa l'ambone a cassa ricomposto con lastre erratiche durante i restauri ottocenteschi. La posizione è probabilmente corretta in quanto durante i lavori vennero trovate le basi delle colonne.
Le lastre utilizzate sono ricoperte da rilievi geometrici e vegetali che possono essere ricondotii al IX secolo. Non è pertanto certo che fossero effettivamente usate per l'ambone originario.
Ritorno alla pagina precedente