Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche
Il castello di Pavia
Il castello di fu costruito da Galeazzo II Visconti tra il 1360 ed il 1366 sotto la guida dell'architetto Bernardo da Venezia. Ha la struttura classica dei castelli nobiliari della pianura lombarda: un quadrilatero dominato agli angoli da alte torri a pianta quadrata. Il lato settentrionale è ora mancante in quanto abbattuto dai Francesi dopo la battaglia di Pavia (1525).
Il lato meridionale del castello è caratterizzato da un rivellino posto a protezione del ponte sul fossato
La torre sud-occidentale ed il rivellino.
L'accesso al castello è protetto da un rivellino, posto sul ponte del fossato, dotato di ponte levatoio. Un altro ponte levatoio si trovava alle spalle del rivellino, in corrispondenza della porta.
Sulla sommità del rivellino, si trovava una struttura coperta dotata di feritoie da cui i difensori potevano controllare l'accesso.
La torre sud-orientale. Le torri sono aperte da una bifora per ogni piano. La stessa tipologia di finestre si distribuisce su due ordini anche sui lati del castello, con un effetto di grande omogeneità.
Anche il lato orientale è protetto da un rivellino costruito sul ponte del fossato e dotato di doppio ponte levatoio.
La facciata del rivellino e la porta del castello.
Il vastissimo cortile interno è circondato per tutto il suo sviluppo da un porticato su colonne ed archi a sesto acuto poco accentuato; l'estradosso degli archi è leggermente più acuto dell'intradosso
La facciata interna del lato meridionale del castello è caratterizzata da una sequenza di quadrifore ad arco polilobato circondate da un grande arco a tutto tondo. Lo spazio tra l'arco e le finestre è occupato da tre oculi lavorati con un traforo a giorno.
La facciata del lato occidentale è decorata da bifore le cui luci terminano con un trilobo. Lo spazio tra le luci ed il vertice della bifora è occupato da un'apertura a forma di triangolo con lati convessi.
La facciata interna orientale presenta verso Sud due quadrifore seguite da monofore con terminazione elegantemente lavorata ed affiancate da snelle edicole terminate da sottili guglie. Le polifore, contrariamente a quanto avviene nella vicina facciata meridionale, poggiano su sottili colonnine binate.