Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


San Fedele a Como
La chiesa di San Fedele riveste, nonostante i rifacimenti ed i restauri ottocenteschi, un notevole interesse in particolare per la sua pianta, che unisce una struttura longitudinale di tipo basilicale (ad occidente) con una zona, di fronte al presbiterio, ad equilibrio centrale. La chiesa risale all'XI secolo anche se alcune sue parti quali l'abside principale risalgono sicuramente al XII secolo.
L'abside è scandita da semicolonne con capitelli cubici che la dividono in cinque specchiature.

Due ordini di aperture (oculi e monofore, di restauro) aprono la superficie. Al livello dei capitelli si distende una sequenza di archi pensili in forte aggetto al di sopra della quale si apre una loggia su colonnine.

Ancora al di sopra, ancora archetti pensili ed una cornice a denti di sega.

La loggia è coperta da volte a botte radiali che poggiano su architravi che a loro volta sono supportate dalle colonnine, dotate di capitelli a decoro vegetale o figurato, come in questo caso.
Ai lati dell'abside si trovavano altre due absidiole nascoste nello spessore del muro; a destra di quella settentrionale, ricostruita, si apre un originale portale.

Un recente restauro a restituito l'effetto cromatico dato dall'accostamento delle lastre scolpite con la pietra della muratura della chiesa.

Il portale presenta un'originale architrave a timpano sormontata da una serie di archetti pensili. I montanti sono ricoperti di sculture. Quello destro, più stretto, presenta all'interno due draghi che si contendono una preda.
All'esterno un cane insegue una lepre nell'intrico della vegetazione
Nella parte interna del montante quella che sembra una scimmia vestita è ritratta nell'atteggiamento di alzarsi la veste.
Nella chiave del timpano è inserito un rilievo raffigurante una sirena bicaudata.
Il montante sinistro è costituito da una lastra scolpita di maggiore superficie.
Un'altra scimmia, raffigurata seduta, è inserita anche sul questo montante.
Nella parte interna un grifone è in lotta con due draghi; dietro di lui, dei tralci escono dalla bocca di una maschera disposta in senso orizzontale.
All'esterno un angelo prende per i capelli Abacuc per costringerlo a portare il cibo a Daniele, raffigurato al di sotto di una arco con i leoni ai suoi piedi.
La visita all'interno inizia dalla parte occidentale: la facciata ed il campanile sono completamente opera di ricostruzione in stile eseguita nell'800.
L'interno appare pesantemente modificato dalle decorazioni moderne anche se l'interessante struttura della chiesa può ancora essere apprezzata.
La parte occidentale è costituita di quattro campate a tre navate; un matroneo si innalza sopra le navate laterali, voltate a crociera.
In corrispondenza della quarta campata, le navate laterali curvano verso l'esterno creando un ambulacro che compie un arco di cerchio che si chiude di fronte alle absidi.
L'ambulacro isola pertanto una superficie vagamente rettangolare di fronte al presbiterio: la chiesa assume pertanto una pianta triconca (i lobi costituiti dagli ambulacri e dall'abside) su cui si innesta la navata occidentale.
La parte più bella dell'interno è comunque costituito dall'absie, dove una serie di cinque nicchie semicircolari è sormontata da una galleria su colonne simile a quella esterna, ma al livello delle monofore.
I capitelli delle colonne sono figurati (animali intrecciati) o derivati dal tipo corinzio.
Le semicolonne dei pilastri polistili delle navate laterali hanno semicapitelli di tipo corinzio stilizzati con spessi abachi.
Le basi a cuscino hanno grossi unghioni che ne ampiano la superficie di appoggio.
Interessante qesto capitello a cubo con angoli smussati e percorso da una sinuosa linea decorativa.
Rimangono da segnalare due acquasantiere poste nell'ambulacro. La prima è sorretta da un leone che tiene tra le zampe anteriore un uomo, in atto di protezione.
La seconda è costituita da un capitello romano posto al di sopra di una scultura raffigurante un uomo in groppa ad un leone mentre cerca di aprirgli le fauci con le mani.
Si tratta con ogni probabilità di sculture proveniente dal portale della chiesa di Sant'Eufemia (VIII secolo) che sorgeva sull'area su cui venne edificata San Fedele.
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