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San Francesco a Lodi
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La chiesa dei francescani di Lodi doveva essere quasi terminata tra il 1290, quando vi venne sepolto il vescovo Bongiovanni Fissiraga, ed il 1304. La chiesa divenne riferimento per le famiglie nobili della città che ottennero il patronato delle cappelle che via via venivano aperte. Pesantemente modificata in epoca moderna, è stata riportata all'aspetto originario durante i restauri del XIX e XX secolo.
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La facciata a vento venne aggiunta intorno al 1312 ed è incompiuta nella parte superiore. Il rosone ed il protiro sono aggiunte del XVI secolo. Il portale ogivale ha una struttura a fascio con semplici capitelli fogliati.
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La chiesa presenta un transetto eccedente ed un'abside principale a terminazione piatta.
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L'interno è a tre navate su vpialstri a sezione circolare in laterizio e bassi capitelli in pietra. La navata è costituita da tre campate e mezza, coperte da volte costolonate.
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Le navate laterali sono costituite da campate di ampiezza pari alla metà di quella delle campate della navata centrale.
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Il modulo delle campate della navata viene ripreso nell'abside, nei bracci del transetto e nella campata mediana. Analogamente le quattro navatelle hanno le stess dimensioni delle campate delle navate laterali.
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I pilastri della chiesa sono ricoperti con un gran numero di affreschi votivi eseguiti principalmente nel XIV secolo.
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I più importanti sono quelli attribuiti all'anonimo maestro che da loro prende il nome di Maestro della Tomba Fissiraga. Il sarcofago del nobile lodigiano Antonio Fissiraga (morto nel 1327) si trova nel transetto destro ed è costituita da un sarcofago sospeso su una coppia di colonne dai capitelli a crochet.
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Al di sopra dell'arca si trova l'affresco raffigurante la Madonna col Bambino, S. Francesco ed Antonio Fissiraga.
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Al di sotto sono raffigurati i funerali di Antonio. L'opera di questo maestro unisce alla lezione prospettica e plastica di Giotto un realismo tipicamente lombardo.
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Ad una datazione intorno al 1420 è fatto risalire un altro affresco di grande qualità raffigurante la Madonna in trono con S. Antonio ed un devoto. Sono qui rappresentati i modi di Michelino da Besozzo e del Gotico Internazionale.
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