Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


San Michele a Cremona
La chiesa di San Michele risale alla seconda metà del VII secolo ma si presenta al momento nelle forme della ricostruzione della seconda metà del XII secolo. Il campanile è rifacimento ottocentesco.
La facciata a gradiente interrotto è divisa in tre sezioni da pesanti contrafforti con semicolonne addossate. Il portale è racchiuso da un falso protiro sovrastato da una cornice di archetti su cui si appoggiano due bifore. Un oculo si apre sulla sommità di ciascuna delle tre sezioni.
Molto interessante è il coronamento dell'abside costituito da una reinterpretazione degli archetti pensili. Il risultato somiglia alle caditoie degli edifici militari del Quattrocento.
L'interno è a tre navate su colonne dai capitelli scolpiti; il presbiterio è rialzato sulla cripta.
Residuo di una decorazione pittorica che doveva essere più estesa è la raffigurazione di Cristo in gloria che trova posto nel catino absidale.
Questo capitello, raffigurante un gruppo di uomini ripresi in vari atteggiamenti (alcuni oranti, altri con le mani sulle spalle dei vicini, alcuni indossano elmi con nasale e pertanto sono soldati) appartengono ad una fase precedente rispetto agli altri.
Gli altri capitelli della navata appartengono all'ultima fase romanica, cioè al XII secolo. Si tratta di capitelli che riprendono temi cari all'iconografia padana, cioè le varianti del capitello corinzio e le composizioni costituite da animali mostruosi intrecciati.
In particolare il capitello con i draghi rimanda direttamente ad alcuni capitelli della cripta del Duomo di Piacenza o ad alcuni capitelli delle loggette esterne del Duomo di Modena, caratterizzato com'è dalla ricerca di effetti plastici e naturalistici.
I capitelli della cripta sono gli unici documenti scultorei risalenti alla prima fase costruttiva della chiesa (VII secolo) e sono decorati con i tipici schemi a intreccio delle botteghe longobarde.
Si noti la figura umana con le lunghe braccia e le grandi mani, sovente indicato come San Michele.
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