Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


San Pietro in ciel d'oro a Pavia
San Pietro in ciel d'oro venne consacrata nel 1132 anche se i lavori di costruzione sicuramente si protrassero oltre questa data. Nei secoli la chiesa ha subito vari restauri: a quello del 1487 si deve la costruzione delle volte a crociera attuali.
La facciata a capanna è divisa in due parti: quella inferiore è caratterizzata dagli archi del portico che originariamente la precedeva e contiene il bellissimo portale.

Due contrafforti la dividono inoltre in tre sezioni verticali: il contrafforte destro è più grande in quanto contiene la scala di accesso alla loggetta di facciata.

Il portale ha una struttura originale: ha una struttura a fascio con lunetta ed architrave ed è contenuto in un falso protiro con timpano. All'interno del timpano un rilievo bizantineggiante raffigura un angelo con globo e palma affiancato da due oranti.
Il timpano è delimitato inferiormente da un fregio raffigurante un tralcio abitato da creature reali ed immaginarie.
Il falso protiro è delimitato da due semicolonne alla cui sommità si trovano due capitelli decorati con palme e pigne quello di sinistra, con grifoni rampanti quello di destra.
Le colonne estreme sono ricoperte da un intreccio regolare di nastri. Intrecci di nastri e di tralci vegetali ricoprono anche i componenti dello strombo.
Simboli negativi caratterizzano i capitelli del portale: draghi, leoni, grifoni, una donna i cui seni sono morsi da serpenti.
A destra una sirena a fianco di un uomo nudo tra i due rami di un albero, a simboleggiare le due vie che sono consentite all'uomo dal libero arbitrio.
I componenti dell'archivolto sono ricoperti di tralci abitati con esclusione del secondo che presenta una teoria di animali marini...
...che convergono verso un angelo affiancato da colombe che si trova al vertice dell'arco. Si noti la figura umana che si sta avvicinando da sinistra su una canoa.
La parte centrale della sezione superiore della facciata presenta un affollamento di aperture (bifore, monofore, oculi) coronato dalla falsa loggia che segue l'andamento degli spioventi del tetto.
Al di sopra, un coronamento di archetti intrecciati. Si noti l'utilizzo di bacini ceramici nella parte superiore della facciata.
Il tiburio è difficilmente osservabile in quanto l'innalzamento del tetto della navata causato dalla costruzione delle volte ne ha ridotto lo slancio verticale.
L'interno si presenta a tre navate su pilastri polistili, tre absidi e con presbiterio rialzato su una cripta completamente rifatta.
Davanti al presbiterio si innalza la cupola a spicchi su trombe.
Il corpus dei capitelli costituisce un insieme di primaria importanza.
Dietro l'altare maggiore si trova l'Arca di Sant'Agostino, capolavoro della scultura gotica, eseguita alla metà del XIV secolo.
Considerazioni iconografiche e stilistiche riportano alla scuola toscana di Giovanni di Balduccio.
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