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Il battistero di Ascoli
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Il battistero di Ascoli è l'unica parte rimasta dell'originario insieme di edifici facenti parte del complesso episcopale dovuto alla committenza del vescovo Presbitero (1126-1175). L'edificio passa da una pianta quadrata ad un alzato ottagonale adottando molte caratteristiche dei battisteri lombardi: absidi angolari interne nello spessore del muro, tettucci a due falde negli angoli del quadrato, loggetta di alleggerimento.
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Molto interessante è il portale occidentale, originariamente riservato a bettesimandi, per il fatto che è decorato di formelle incassate con bordi modanati (rettangolari ai lati, triangolari nella parte superiore). La formella triangolare più grande è tagliata da una fessura comune nelle porte medievali delle torri ascolane e dovuta probabilmente a motivazioni costruttive.
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Il lato meridionale del battistero presenta una seconda entrata, utilizzata dal vescovo durante le cerimonie.
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Si tratta di un portale ad archivolto di tipo tradizionale la cui architrave è costituita da una lastra a nastri intrecciati che, per la fattura e per la presenza di terminazioni a giglio nella parte destra, viene fatta risalire al XII secolo.
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La loggia a livello dell'ottagono presenta trifore cieche con archivolti modanati. Ogni lato ha inoltre una monofora a forte strombo: quella occidentale ha uno stipite costituito di una lastra decorata a racemi.
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Sul lato orientale la loggia presenta una doppia bifora al posto della trifora cosa che fa presupporre un abside mai realizzata (si noti l'arco tamponato sotto la monofora).
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