Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Sant'Andrea a Vercelli
Fondata dal vescovo Gualo nel 1219 e consacrata nel 1224, Sant'Andrea a Vercelli rappresenta uno dei più significativi esempi di gotico primitivo in Italia, dove elementi del gotico francese si sovrappongono a stilemi tipicamente italiani senza che i primi riescano a snaturare significativamente i secondi.
La facciata è di concezione tipicamente nord-italiana: a vento, con due torri laterali e gallerie ad arcatelle.

Tre ampi portali con archivolto a tutto sesto e strombatura a fascio occupano la totalità della larghezza.

L'influenza del gotico francese si vede nei fasci di colonnine in controvena con snelli capitelli a crochets che ricoprono le strombature...
...e che salgono fino al livello delle loggette, riprendendo la funzione unificante (ma non quella statica) delle lesene delle facciate romaniche.
Nei bellissimi archivolti dei portali tutto si gioca nel contrasto cromatico dei componenti, alternativamente toroidali ed a gola.

Al centro, circondata da una ghiera a racemi, una lunetta istoriata con la Deposizione è stata attribuita alla bottega di Antelami che, dopo aver lavorato al Battistero di Parma, viene segnalato a Vercelli.

Questo rilievo associa al tema della morte di Cristo (Deposizione, l'anima portata in cielo) con la visita dei Magi.

Tutto intorno il festone di rose di tradizione antelamica e duna ghiera decorata a tralci.

Cristo è raffigurato sulla croce in vita, vestito di tunica e pallio mentre rivolge lo sguardo a Maria ai suoi piedi.
Un ragazzo sta nel frattempo slegando una delle mani di Cristo mentre un altro lo sostiene alla vita.
Mancano completamente degli attributi che possano identificare questi personaggi con Nicodemo e Giuseppe di Arimatea.
Due personaggi maschili, un giovane ed un vecchio, si avvicinano da sinistra con le mani coperte da una piega dell'abito in segno di rispetto; un altro vecchio è seduto dalla parte opposta.

Gli atteggiamenti sembrano identificare i Re Magi.

Al vertice della ghiera che circonda la lunetta, un angelo sta portando verso il cielo l'animula di Cristo.
Il portale di sinistra ha una strombatura meno profonda di quello centrale ma mantiene la stessa struttura decorativa.
Nella lunetta troviamo le sculture a tutto tondo del vescovo Gualo che offre a Sant'Andrea il modello della chiesa.

Tutto intorno una ghiera a girali.

Il portale di destra ha una lunetta in cui si inscrive un mezzo rosone ad archetti trilobati su colonnine; nello spazio delimitato dagli archetti si aprono tre finestrelle quadrilobate.

Lo stile della decorazione colloca questo rilievo nel XIV secolo.

Tra i portali ed il livello delle logge si apre un rosone ad archi a tutto sesto intrecciati.
La facciata è affiancata da due snelle torri i cui tre ultimi piani sono delimitati da archetti pensili e sono aperti da finestre a numero di luci crescenti man mano che si sale.
I fianchi della chiesa sono molto movimentati. A coronamento della parte esterna della navata centrale, una loggia architravata su colonnine prolunga il tema di una delle logge di facciata; al di sopra una larga fascia ad archetti intrecciati su peducci scolpiti.
La loggia è interrotta dai contrafforti su cui si appoggiano gli archi rampanti. Grandi archi di scarico sottendono le monofore della navata centrale.

Gli archi rampanti proseguono sino a terra tramite dei pesanti contrafforti.

L'immagine mostra anche il transetto merisionale, la bella torre nolare di crociera e la massiccia torre campanaria che, nella tradizione italiana, è isolata.

I peducci degli archetti pensili e delle fasce sottogronda sono decorati a protomi.
La testata del transetto meridionale riprende il tema della doppia loggia di coronamento affiancata da eleganti torricine con colonnine. Un ampio rosone e tre monofore costituiscono le aperture di una facciata.

Alti contrafforti angolari garantiscono la stabilità della struttura.

Il massiccio campanile riprende la tradizione lombarda: su un alto zoccolo spartito da due lesene per lato si innalzano tre piani divisi da cornici marcapiano ad archetti pensili e spartiti in due specchiature ognuna delle quali ospita una finestra (monofora nel primo, trifore negli altri). Una cuspide corona l'edificio.
Più elaborata è la struttura della torre nolare: sopra un tamburo ottagonale contraffortato si alza una torre di diametro sensibilmente minore, sempre ottagonale e con due finestre sovrapposte per lato. Al di sopra un tetto piramidale al centro delle facce del quale si innalzano inusuali torricine cilindriche.
Il coro ha terminazione piatta e mantiene lo schema decorativo del transetto.

Due absidi poligonali orientate si aprono sul braccio orientale del transetto. Degna di nota la decorazione della fascia sottogronda, ad archetti trilobati con decorazione vegetale superficiale.

Tutto il fianco settentrionale è occultato dagli edifici conventuali, tra i quali il chiostro.

L'unica differenza importante del fianco Nord rispetto a quello Sud è la sostituzione delle alte monofore con oculi a causa della presenza della galleria del chiostro.

Le gallerie del chiostro sono sorrette da archi a tutto sesto poggianti su fasci di quattro colonnine (cinque negli angoli) con capitelli a chrochets.
Le colonnine sono in pietra bianca a meno di quelle negli angoli ed in corrispondenza degli accessi al cortile che sono in pietra scura.
L'accesso alla sala capitolare, sul lato orientale, avviene attraverso un ampio portale a tutto sesto i cui piedritti sono ingentiliti da due snelle colonnine in controvena in materiale contrastante.
Molto interessante è la porta di accesso alla chiesa per l'archivolto a sesto leggermente acuto e per la ricerca di contrasto cromatico nella giustapposizione dei conci sia sull'archivolto stesso, sia sui piedritti.
La lunetta contiene un rilievo di sapore ancora romanico raffigurante al centro l'Agnus Dei circondato da tondi con le Persone della Trinità.
I capitelli a crochets sono più ricchi di quelli della sala capitolare.
Sul lato destro del portale si trova un piccolo lavabo sormontato da un arco trilobato poggiante su due stipiti decorati con colonnine.

Sotto l'arco, la mano di Dio benedicente è rivolta ad una croce sorretta da un'altra mano. Tutto intorno, ricchi tralci vegetali decorano i capitelli e l'archivolto.

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