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La cattedrale di Cefalù
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La cattedrale di Cefalù domina il piccolo centro marinaro che è a sua volta sovrastato da un'alta rupe. Si tratta di uno dei più interessanti monumenti medievali dell'isola che doveva, nelle intenzioni di Ruggero II, che lo fondò nel 1131, testimoniare della potenza della casa degli Altavilla che aveva riconquistato la Sicilia e che ne aveva assunto la corona. La compresenza di elementi architettonici latini, greci ed arabi doveva doveva testimoniare dell'unione delle varie culture all'interno del Regno appena fondato.
Gli studi indicano che il progetto definitivo, che pur venne in seguito ridimensionato, era definito alla morte di Ruggero (1154), che la copertura della chiesa doveva essere stata completata alla fin del XIII secolo anche se la consacrazione avvenne solo nel 1267.
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Dall'alto della rupe che sovrasta la città si apprezza la complessa architettura della chiesa.
Due alte torri coeve alla fase iniziale di costruzione della chiesa racchiudono la facciata, datata 1240.
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Le torri, di derivazione normanna, danno alla facciata l'aspetto di un castello, caratteristica questa accentuata dalla posizione della chiesa posta al di sopra di un alto terrapieno. La parte inferiore delle torri è aperta da singole feritoie sovrapposte mentre al di sopra si aprono monofore e bifore che comunque non alleggeriscono la struttura. Al vertice si trovano due celle campanarie.
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Al di sotto del portico a tre arcate si apre il portale reale, dalla ricca decorazione marmorea ora piuttosto consunta.
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La sezione superiore della facciata è riccamente decorata da due serie di arcate i cui archivolti sono scolpiti con motivi a zig-zag.
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Il fianco della navatella meridionale è caratterizzato finestre a ghiera multipla delimitate da una cornice continua. Molto più ricca è la struttura decorativa della parte absidale, nella quale sono evidenti discontinuità dovute alle varie campagne costruttive.
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Le pareti del transetto sono percorse da alte arcature ciechche sottendono aperture ad oculo.
Al disopra un ordine di finestre a ghiera multipla è sormontata da una loggia cieca ad archi intrecciati; nelle pareti dell'abside si osservano anche coppie di archi pensili su peducci figurati.
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L'abside centrale è percorsa da alte semicolonne affiancate che dividono il cilindro in cinque specchiature di cui tre sono aperte da oculi; le semicolonne terminano in maniera anomala su una serie di archi pensili. Il progetto iniziale doveva porse prevedere una soluzione ad archi intrecciati, come nelle absidi inferiori.
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Al fianco destro della chiesa, decorato da larghe lesene che salgono a racchiudere le finestre, è addossata una delle gallerie superstiti del chiostro che conserva interessanti capitelli figurati.
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Questo chiostro, che costituisce il prototipo di quello di Monreale, conserva le fondamenta della fonte nell'angolo Nord-Ovest.
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Le gallerie sono sorrette da colonne binate (quadruple negli angoli) dai fusti in gran parte lisci. Solo una minoranza presenta una decorazione a frecce.
I capitelli sono eseguiti con stili molto diversi tra loro. Uno di questi presenta una decorazione a putti ed animali tra girali di derivazione classica.
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Un capitello è istoriato con scene del Genesi dove le raffigurazioni della nave di Noè diventano elemento decorativo del capitello.
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Un altro è decorato con mostri dal corpo di rettile e volto femminile e da uccelli affrontati.
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Uno dei capitelli presenta su un lato corto la raffigurazione di un gallo e una scritta dedicatoria.
Un altro è decorato con originali raffigurazioni di acrobati.
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La maggioranza dei capitelli presenta una decorazione vegetale.
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L'interno è caratterizzato da un corpo longitudinale a tre navate su colonne che sorreggono capitelli classicheggianti ed archi acuti fortemente rialzati di gusto islamico.
L'accesso al transetto avviene attraverso un arco trionfale affiancato da colonne con capitelli figurati più basso di quello originariamente previsto.
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Il presbiterio conserva tra i mosaici meglio conservati della Sicilia anche se buona parte ha subito restauri nel corso dei secoli.
Fulcro della composizione è il grande Cristo Pantocratore del catino.
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Nell'ordine inferiore la Madonna orante è affiancata dagli Arcangeli Michele, Raffaele, Gabriele ed Uriele. Sulla volta si trovano Cherubini e Serafini.
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Nell'ordine successivo Pietro e Paolo sono affiancati dagli Evangelisti. In quello inferiore si trovano sei apostoli. Lungo le pareti del santuario, non visibili dall'entrata si distribuiscono simmetricamente figure di profeti e santi.
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Alla fine della navata destra si conserva una bella acquasantiera monolitica decorata con quattro leoni.
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