Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche
Il duomo di Volterra
Il duomo di Volterra è una costruzione romanica costruita intorno al 1120 sul luogo di una preesistente costruzione. La facciata a salienti interrotti è divisa verticalmente in tre sezioni da due lesene piatte mentre una cornice orizzontale divide la parte inferiore dove si apre il portale marmoreo da quella superiore dominata da un ampio oculo.
Il portale è affiancato da due arcate cieche al di sotto delle quali si trovano due piccoli rombi gradonati.
La lunetta è decorata con intarsi geometrici in pietra verde.
Due colonne dai bei capitelli corinzi affiancano il portale. L'architrave e l'archivolto sono delimitati da cornici dalla decorazione di ispirazione classica.
Il timpano è percorso da una loggia cieca su semicolonne. Al centro si apre un piccolo oculo dalla cornice intarsiata a denti di sega.
Gli spioventi del tetto sono percorsi da archetti pensili. La cornice sottogronda è decorata con un delicato tralcio a fioroni.
Il fianco destro è scandito da alte arcate su semicolonne dotate di capitellini decorati a palmette ed intrecci di nastri.
La parte posteriore del duomo è addossata al palazzo dei Priori. Sulla destra del palazzo sul lato della piazza dei Priori, si osserva il lato posteriore del transetto sinistro e parte del abside dal paramento bicromo.
Da una delle finestre aperte sullo scalone interno del palazzo si può osservare la ricca decorazione scultorea degli archetti e delle cornici di una sezione della parte absidale. Interessante è anche la monofora a strombo gradonato.
L'interno a tre navate è stato ristrutturato nel XVI secolo. A quest'epoca risale il ricco soffitto a cassettoni.
L'opera più interessante tra quelle conservate all'interno è il pergamo ricostruito nel XVII secolo con elementi scultorei del XIII.
Sullla fronte della cassa è posta una lastra raffigurante l'Ultima Cena.
Sul lato verso l'entrata è posta una lastra raffigurante l'annunciazione e la Visitazione mentre sul retro è inserita quella dedicata al sacrificio di Abramo.
Due dei capitelli presentano espressivi volti al posto delle volute: uno dei due di vecchi, l'altro di giovani.
le basi sono tutte figurate: un leone che atterra un ariete, un essere mostruoso dal corpo bovino e testa di satiro che tiene tra le mani una testa femminile...
...un altro leone che sconfigge l'eresia, simboleggiata da un moro armato di frusta, ed un bovino di fattura più semplice.
Alla destra dell'ingresso, un prezioso paliotto d'altare romanico è riutilizzato in un monumento moderno.
I bracci del transetto conservano ancora le doppie cappelle orientali cui si accede attraverso archi ogivali.
In una cappella del transetto destro si conserva una deposizione lignea del XIII secolo che conserva intatta la policromia originaria.
Nel transetto sinistro si osserva la Madonna del Barbialla, preziosa opera di Francesco di Valdambrino (prima metà del XV secolo).
Il ciborio dell'altare ed i quattro angeli reggicero, due dei quali posti su decorate colonne tortili, sono opere di Mino da Fiesole (1471).