San Martino a Lucca

Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


San Martino a Lucca
San Martino, fondata nel VI da S. Frediano, divenne sede vescovile nell'VIII secolo. Nel 1060 il vescovo Anselmo da Baggio rinnovò l'edificio che venne consacrato il 6 ottobre 1070, giorno in cui vi fu posto il famoso Volto Santo. Nel 1204 fu iniziata la facciata per opera di Guidetto che venne completata nel 1233, anno in cui fu decorato il portico. Nel XIV secolo l'interno ed il fianco sinistro vennero trasformati in senso gotico.
La facciata, asimmetrica in quanto limitata a destra dal preesistente campanile, è caratterizzata dall'effetto di chiaroscuro determinato dal profondo portico di base e dalle tre serie di logge.

Ad un livello più minuto, lo stesso contrasto si gioca tra le tarsie marmoree e gli elementi scultorei costituiti dai capitelli, dalle colonnine e dalle cornici.

Le colonnine delle logge costituiscono un insieme di grande varietà: tortili, decorate a tarsie, scolpite a rilievi con animali in lotta.
I capitelli sono di tipo corinzio. La testata della mensola si arricchisce con fioroni e rilievi di animali.
Le ricadute delle ghiere esterne degli archi sono sostenute da peducci che prendono la forme di protomi animali ed umane.
Le tarsie, raffiguranti scene di caccia ed animali, sono eseguite con grande finezza.
Mentre le tarsie delle due loggette superiori sono costituite da elementi figurati...
...in quelle della loggia inferiore sono più diffusi i temi geometricied astratti.
Al contrario, le cornici delle logge superiori sono scolpite con un tralcio continuo

mentre nella cornice inferiore sono diffusi i temi figurati.

Il portico è sorretto da tre archi falcati alla pisana dagli archivolti a rincassi multipli e sostenuti da pesanti pilastri polistili. L'arco di destra è più stretto per la presenza del campanile.
Molto interessanti sono i due pilastri centrali per i rilievi che ricoprono le semicolonne addossate. Il capitello di quello destro è di tipo corinzio dalle foglie finemente cesellate.
Al di sopra, un leone trattiene un uomo tra le sue zampe.
La parte interna del capitello presenta dei rilievi figurati raffiguranti la Chiesa che offre una corona a Maria (al suo fianco il profeta Isaia) e...
...Salomone con al fianco Betsabea che si volta verso la Sinagoga alla quale un serpente sta facendo cadere di testa la corona.
La semicolonna frontale è ricoperta da ampi girali all'interno dei quali, talvolta, appaiono volti di santi e scene di lotta.
La colonnina a sinistra è scolpita con rilievi meno accentuati raffiguranti il consueto girale in cui si collocano scene di caccia e guerrieri che combattono contro delle fiere.
Si notino i dettagli di scudi, usberghi, elmi.
La semicolonna frontale del pilastro sinistro è istoriato con l'albero genealogico di maria che si conclude in alto con il Redentore tra due angeli.

Alla base è raffigurato l'episodio del Peccato Originale.

Ai lati di Maria e degli ultimi personaggi dell'albero genealogico si agitano delle figure rappreentate nell'atteggiamento di arrampicarsi sul tralcio.
Ai livelli più bassi le figure laterali sorreggono i rotoli che identificano i personaggi.
Al di sopra degli arconi si osservano alcune mensole di pregevole fattura.
Su due di queste mensole è posta la statua equestre di San Martino (si tratta di una copia essendo l'originale esposto nella controfacciata interna).

Si tratta di una delle massime espressioni della scultura romanica toscana, sintesi di ieraticità bizantina e di naturalismo già gotico.

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