Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


La Pieve di Stia
La pieve di Stia, risalente al XII secolo, è uno degli edifici romanici più significativi del Casentino. La facciata e l'abside sono stati rifatti nel XVIII secolo mentre le murature originaili sono in gran parte nascoste dagli edifici addossati.
Il campanile conserva la parte inferiore risalente al XII secolo mentre la parte superiore è del XVIII secolo.
La chiessa conserva la struttura basilicale con la navata centrale a copertura lignea mentre quelle laterali sono coperte da volte settecentesche
Le colonne presentano un'entassi accentuata come spesso avviene nel Casentino: presentano cioé un rigonfiamento mediano che simula l'effetto del peso.
Di grande interesse sono i capitelli riccamente scolpiti con soggetti figurati.
Alla struttura composita si sovrappongono in un caso delle figure di vescovi. Interessanti i soggetti angolari che assumono il ruolo di telamoni.

In un altro delle figure a mezzo busto raccolgono con una mano un fascio di erbe.

Delle aquile ad ali aperte occupano gli angoli di un altro capitello.

In molti casi i capitelli sono scolpiti con una tecnica che ricorda nei risultati la cesellaura dei metalli.

Una sequenza di lupi con la cda tra le gambe occupano le facce di un capitello che presenta delle facce al posto dei fiori d'abaco.

Pur presentando in alcuni casi effetti plastici, i rilievi sono in genere piatti e richiamano schemi arcaici piuttosto che del romanico maturo.
Molto interessante questa rappresentazione stilizzata di un cherubino, le cui ali sembrano eseguite a sbalzo su una lamina metallica.
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