Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Duomo di Spoleto
Esistente sin dall'VIII secolo, la cattedrale di Spoleto venne radicalmente riscostruita a partire forse dal 1155, anno di un distruttivo assedio da parte del Barbarossa. La chiesa venne consacrata nel 1198 da Innocenzo III ma i lavori continuarono nella seconda decade del XIII secolo. Nel XIV secoo venne creata la grande piazza antistante distruggendo importanti edifici. Nel XV secolo la chiesa venne completamente rifatta nell'interno.
La facciata venne mantenuta ma di fronte ad essa venne costruito il portico. Pure del XV secolo è la cella campanaria del campanile.
La facciata è divisa in tre sezioni da cornici orizzontali di cui quella inferiore è nascosta dal portico. Il progetto iniziale doveva prevedere inizialmente un profilo a doppio spiovente (come testimoniato dalle lesene superiori interrotte) e solo nel XIII secolo il lavoro venne terminato nella forma attuale a capanna.
La conclusione dei lavori in epoca gotica è testimoniata dai gattoni rampanti che coronano gli spioventi, dagli archetti pensili polilobati e dai tre grandi arconi ogivali di cui quello centrale contiene un mosaico raffigurante il Redentore tra la Madonna e S. Giovanni, opera di Solsterno (1207).
Il mosaico è eseguito in stile bizantino ed è opera probabilmente di un artista romano che si è formato nell'ambito delle botteghe veneziane che diffusero questo stile nell'ambito romano.
Tre rosoncini ad archi intrecciati su colonnine alleggeriscono la parte superiore della facciata.
La parte centrale della facciata è aperta da tre rosoni di cui quello centrale è racchiuso all'interno di un quadrato delimitato da cornici cosmatesche.
La parte centrale ad archi non intrecciati è circondato da una corona a cerchi ritagliati da una struttura che simula nastri intrecciati.
Secondo la tradizione dei rosoni umbri, ai vertici del quadrato sono inseriti dei rilievi raffiguranti i simboli del Tetramorfo.
Al di sotto del rosone si trova una loggia due colonne della quale sono sostituite da talamoni.
La parte inferiore della facciata, coperta dal portico quattrocentesco, è aperta da tre portali di cui quello centrale riccamente decorato.
Il portale di tipo benedettino presenta architrave e stipiti scolpiti da artisti che si sono rifatti a modelli differenti.
L'architrave riprende i temi decorativi dei portali di S. Salvatore: ampi girali si dipartono da una croce centrale; al di sopra un fregio architettonico ad ovuli e dentelli.
Gli stipiti sono ricoperti da tralci più ascitti ma abitati da un gran numero di figure umane ed animali raffigurate negli atteggiamenti più diversi.
Acrobati e musici...
...animali reali ed immaginari...
...e una quantita di esseri ibridi.

L'autore dimostra qui una sensibilità completamente romanica.

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