Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Il duomo di Todi
Il duomo di Todi sorse probabilmante a partire dall'XI secolo sull'altura posta nell'estremità settentrionale dell'attuale Piazza del Popolo, antica sede del foro romano. Al suo posto sorgeva forse il Capitolium classico all'interno del quale vennero inizialmente costruiti un oratotio dedicato a S. Pietro ed una chiesetta intitolata a S. Paolo. La chiesa assunse la forma attuale dopo il rovinoso incendio del 1190 mentre notevoli ricostruzioni vennero eseguite dopo il terremoto del 1246. In epoca molto più tarda venne aggiunta la quarta "navatina" di destra, il campanile e la facciata (inizi del XV secolo).
La facciata a coronamento orizzontale presenta caratteri umbro-abruzzesi. Considerazioni archeologiche la collocano dopo la costruzione della navatina e del campanile che avvennero in una data imprecisata tra la fine del XIV e l'inizio del XV secolo.
La facciata è scandita da due lesene piatte che la dividono in tre parti ognuna delle quali ospita un portale. Quello centrale presenta un archivolto ogivale bicromo sospeso su mensole ed è completamente circondato da un fregio scolpito.
Il fregio è costituito da rigogliosi girali che terminano in fiorono da cui sporgono volti e figure umane ed animali.
Al vertice si trova il busto del Redentore benedicente.
I portali laterali sono molto più semplici e piccoli e sono sormontati da rosoncini non in asse. Sulle lesene si osservano ancora le mensole che ospitavano delle statue, alcune della quali conservate all'interno.
Due cornici orizzontali fungono da separazione con la sezione superiore della facciata, aperta unicamente dal bel rosone tardo-gotico.
Il fianco sinistro mostra la struttura dell'inizio del XIII secolo: le pareti sono scandite da semicolonne e sono coronate da sequenze di archetti su colonnine poggianti su peducci scolpiti.
Al XIV secolo innoltrato risale il tamponamento del portico che correva sul fianco destro della chiesa a formare dei locali ospitanti delle botteghe.
Su questa base venne costruita la navatina, costituita da una serie di cappelle laterali che si affacciano sulla navata destra.
Su uno sfondo costituito dalle onnipresenti semicolonne e cornici di archetti su colonnine si aprono bifore riccamente decorate.
La sezione più lontana dalla facciata, costruita per prima, è caratterizzata da una maggiore regolarità e semplicità decorativa.
Sul fianco destro è stato affiancato nel XIV secolo un edificio che ospita una scala di accesso ed una loggia...
...al di sopra del quale si eleva la mole del transetto, non eccedente in pianta.
Impressionante è la mole del cilindro absidale, diviso in due sezioni da una cornice sottolineata dai consueti archetti su colonnine.
La parte inferiore dell'abside è probabilmente la più antica, precedente all'incendio del 1190, i cui elementi decorativi sono stati ripresi nelle opere di ricostruzione delle altre parti della chiesa.
Le colonne addossate che scandiscono il cilindro sono decorate a spiarel, a palmette, a tronco di palma.
A metà altezza sono interrotte da nodi dai rilievi figurati.
Le colonne terminano con capitelli corinzi e sono collegate dalla serie di archetti poggianti su colonnine, decorate in superficie come le più grandi, sorrette da peducci scolpiti.
I peducci sono scolpiti con protomi animali, molte delle quali doppie.
Tra i peducci sono inserite formelle scolpite a rilievo basso raffiguranti soggetti vegetali e geometrici o figure di animali fantastici.
Al di sopra una cornice molto aggettante decorata a dentelli e palmette è sorretta da altri peducci a protomi; la parte superiore dell'abside, risalente a dopo il 1190, riprende in maniera semplificata la struttura decorativa della base.
L'interno è a tre navate su colone e pilastri alternati e ricoperte da capriate, contrariamente al presbiterio che ha una copertura a volte.
Sul fianco destro si apre la navatina gotica, su archi ogivali.
I capitelli delle colonne sono scolpiti in stile corinzio.
Da uno di questi sporge curiosamente una testina umana.
Più complessi sono i capitelli dei pilastri: sculture raffiguranti santi sono inserite sul lato verso la navata. La qualità delle sculture è diseguale. Alcune (S. Pietro, S. Paolo) sono tozze e rigide.
Altre, raffiguranti, S. Giovanni, la Vergine, un angelo, appaiono più raffinate nella posa dei corpi e nella resa delle vesti.
Il rilievo più noto e qualitativamente più riuscito è quello raffigurante il busto di Cristo.
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