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Santa Maria Assunta ad Aosta
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La cattedrale di Aosta risulta molto alterata dagli interventi successivi ma costituisce ancora un interessante esempio di edificio che testimonia l'influenza nordica sull'architettura delle aree italiane a ridosso delle Alpi. La costruzione dell'edificio originario è attribuita al vescovo Anselmo (994-1024) al quale si deve uno dei periodi di maggiore fervore artistico ad Aosta.
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Dell'edificio originario rimangono le due torri, costruite al lati del presbiterio, in origine più corto. Quella settentrionale presenta quattro lati divisi in due da lesene ed aperti da quattro ordini di due bifore su ogni lato.
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Quello meridionale presenta invece nella parte inferiore delle specchiature scandite da coppie di lesene e coronate da archetti. Al di sopra due bifore sovrapposte costruite in epoca più tarda.
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Un'interessante caratteristica dell'edificio originario è la presenza di due cappelle sovrapposte sul lato orientale dei campanili. La cappella superiore è percorsa da nicchie sulla parte esterma. In origine altre due absidiole a due piani affiancavano l'abside centale.
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L'interno a tre navate è coperta da volte a crociera cinquecentesche che ricadono su mensole poste al di sopra del livello degli archi longitudinali. Il presbiterio è rialzato sulla cripta romanica.
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La cripta è un ambiente rettangolare diviso in tre navate chiuse ad Est da tre absidi. La parte orientale è la più antica, essendo datata intorno al 1000.
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I sostegni sono massicci e dotati di capitelli tardo-antichi. Le volte, su archi ribassati, si presentano molto irregolari.
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I muri laterali e soprattutto le absidi presentano poveri resti di affreschi.
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Le ultime due campate occidentali sono invece più recenti. Le volte qui sono sorrette da colonne sottili dai bei capitelli romanici.
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I capitelli continuano il fusto della colonna e si aprono con uno o due ordini di foglie al di sopra di une elemento divisorio, un cordone o una serie di archetti.
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Nel presbiterio si conserva parte del pavimento musivo. Di eccezionale qualità è la raffigurazione dell'Anno circondato dai Mesi. Ai quattro angoli le raffigurazioni dei Fiumi del Paradiso.
Il mosaico è importante soprattutto per l'espressività delle raffigurazione e la vivacità cromatica, ignota per esempio nei coevi esempi padani (XII secolo).
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Più ad Est si trova un altro mosaico, generalmente ritenuto più tardo, dove l'intento didascalico del primo viene sostituito da raffigurazioni...
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...di animali fantastici disposti all'interno di uno schema geometrico. Due dei Fiumi del Paradiso sono poi raffigurati in aspetto di donne che versano acqua da delle anfore.
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Sempre nel presbiterio è degno di nota il sepolcro del conte Tomaso II di Savoia (fine del XIV secolo) sul quale è disteso il bel gisant di un cavaliere in piena armatura.
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Ai lati del coro gli stalli lignei gotici risalgono al 1469 circa.
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Alcuni elementi dell'edificio antico sono stati lasciati scoperti all'inizio della navatella destra.
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