Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Marostica
Il sito di Marostica fu fortificato sin dall'epoca romana. Nell'VIII secolo fu sede di un castello longobardo; tra il XII ed il XIII secolo fu dominato dagli Ezzelini, dai Vicentini, dai Padovani. L'attuale fortificazione si deve agli scaligeri. Nel 1312 Cangrande costruì il due castelli inferiore e superiore mentre nel 1372 Cansignorio unì i castelli con la cinta muraria.
La centrale piazza Catello è dominata dal castello "da Basso", di forma quadrangolare con torrette agli angoli, e dal castello Superiore, edificato sulla cima del monte Pausolino.
Sulla destra del castello si eleva una torre, riedificata nel 1930, a protezione della porta Vicentina.
Un ponte levatoio proteggeva l'accesso al cortile del castello.
Il cortile del castello presenta un portico sormontato da una loggia continua su sostegni in laterizio.
Imponente e spoglio è l'aspetto del castello verso l'esterno; alla sua sinistra la porta Vicentina, preceduta da un rivellino.
La cortina meridionale con le le sue torri scudate.
Alcuni dettagli delle torri, in particolare delle aperture ricavate sui muri nei pressi delle torri, forse delle latrine.
La porta Bassanese, aperta nella cortina orientale delle mura.

Dalla parte opposta, la porta Breganzina.

Alcuni dettagli delle difese della camera sotto la torre e del portale del rivellino.
La struttura della porta è tradizionale, con un rivellino dotato di accesso con ponte levatoio per carriaggi e ponticello pedonale.
La cortina occidentale con la porta Breganzina.
La cortina sale verso Nord dove si eleva il castello Superiore.
Una delle torri scudate della cortina occidentale.
Sul lato sinistro del castello Superiore si apre la porta che dà accesso al versante collinare.
L'accesso al castello è dall'interno della cerchia muraria; la porta è protetta da una torre con rivellino.
Dal colle si gode una bellissima vista sulla citta di Marostica, il castello inferiore e la cerchia delle mura.
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