Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche
Le fortificazioni di Vicenza
La città di Vicenza è stata protetta da mura sin dall'epoca romana. Nel XIII secolo, sotto il dominio degli Ezzelini, le fortificazioni furono rafforzate con la costruzione dei due castelli posti alle estremità della direttrice principale di comunicazione, il Castello Tealdo a Est ed il Castello di Porta Feliciana ad Ovest.
La torre di porta Feliciana conserva la sommità dotata di caditoie.
Sotto il dominio di Padova venne inglobata nelle mura la parte orientale dell'abitato con la costruzione del Castello di San Pietro, nel quale fu inserita la duecentesca torre Coxina, costruita a presidio del Ponte degli Angeli sul Bacchiglione
Nel 1311 la città fu occupata da Cangrande della Scala che ampliò le fortificazioni di Porta Castello e racchiuse nelle mura del Borgo di Porta Nuova a Nord-Ovest (addizione esterna).
A protezione dell'angolo sud-ovest delle mura dell'addizione estrena scaligera fu costruito il castello della Rocchetta
Le mura dell'addizione scaligera sono intercalate dalle caratteristiche torri a puntone.
La porta di Santa Croce chiudeva le mura dell'addizione scaligera sul lato del torrente Bacchiglione.
La struttura interna della porta di Santa Croce, con le feritoie a protezione del lato opposto a quello coperto dalla torre.
Il lato verso città del ridotto con le caditoie che coprono il lato interno. Un portone ed una saracinesca costituivano le difese della porta.
Una delle torri aggiunte nel 1509 dai veneziani sulla cortina settentrionale; questa è quella sul lato opposto del Bacchiglione rispetto a porta Santa Croce.
La seconda torre veneziana rimasta si trova a Nord, presso porta S. Bartolo.