Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


San Pietro Martire a Verona
La chiesa venne costruita nel 1283 e venne usata dai Domenicani durante la costruzione di S. Anastasia. Nel 1354 fu consacrata a S. Giorgio e concessa ai cavalieri brandeburghesi, probabilmente esponenti dell'ordine Teutonico presenti a Verona in sostegno di Cangrande II e della moglie, figlia dell'imperatore tedesco. Nel 1424 fu concessa alla confraternita laica di S. Pietro Martire cui si deve il cambio di denominazione. Attualmente è proprietà del Comune di Verona.
La chiesa ha una struttura molto semplice, a pianta rettangolare e con facciata e prospetto posteriore a capanna. Il portale della facciata è preceduto da un protiro pensile.
Alla destra un monumento funebre ad arcosolio presenta un sarcofago su cui il defunto, un dottore domenicano, è raffigurato in cattedra tra quattro allievi.
Alla facciata posteriore sono addossati alcuni monumenti funebri costituiti da sarcofaghi pensili sormontati da un baldacchino.
L'interno è rettangolare diviso in due campate voltate a crociera. Sul lato orientale si trova un affresco del Falconetto (1468-1535) dedicato al tema dell'Annunciazione. Al di sotto si trova una Crocifissione del 1353.
Le altre facciate conservano i resti di numerosi affreschi votivi dovuti ai cavalieri teutonici che utilizzarono la chiesa nel XIV secolo.
Nella fascia intermedia i cavalieri sono raffigurati in piena armatura inginocchiati davanti alla Madonna ed introdotti dai loro santi protettori.
Al di sopra si trova una fascia in cui sono dipinti gli stemmi araldici.
Al di sotto sono raffigurati gli stessi cavalieri con i loro elmi (si noti l'insegna di un cavaliere-vescovo), le loro cotte, le gualdrappe dei loro cavalli.
Al di fuori, sul muro che collega S. Pietro a S. Anastasia, si trova l'arca di G. Castelbarco (morto nel 1320), coperta da un baldacchino.
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