Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


San Francesco a Ravenna
La chiesa di San Francesco risale al V secolo e venne rifatta nel X secolo, periodo a cui risale il campanile. L'edificio ha subito notevoli danni nell'ultimo conflitto: i restauri hanno restituito la classica forma basilicale paleocristiana a tre navate su colonne di reimpiego.
Il campanile a pianta quadrata sorge sulla prima campata della navatella sinistra. Un'unica specchiatura è delimitata dai contrafforti; all'interno si aprono delle finestre a numero di luci crescente. Interessante al di sopra delle trifore il motivo ad archi pensili di ampiezza diseguale.
Sul fianco destro è stata innestata una cappella gentilizia, quasi fosse un transetto. Il muro della navata centrale è scandito da lesene unite da coppie di larghi archi pensili.
Un'ampia abside poligonale caratterizza il prospetto posteriore.
L'interno è basilicale su colonne antiche di reimpiego. I colonnati conducono verso l'abside, abbondantemente aperta da finestre, che costituisce il fulcro della costruzione.
Una coppia di pilastri caratterizza l'inzio del presbiterio. Altri due archi che ricadono su colonne danno accesso alle navatelle che hanno terminazione piatta.
Di fronte all'altare due scale conducono alla sottostante cripta del IX-X secolo sui capitelli dai capitelli imposta a spigoli smussati. La cripta è allagata e vi nuotano dei pesci rossi.
L'altare, detto urna di S. Liborio, è costituito da un sarcofago del V secolo sulla cui fronte sono raffigurati, all'interno di un colonnato, Cristo e gli apostoli.
I capitelli sono del tipo corinzio "a lira" e sono sormontati dagli usuali pulvini sui quali sono scolpite delle croci.
Nella navata sinistra si conservano alcuni interessanti monumenti funebri. In marmo rosso di Verona con inserti in pietra bianca è la lastra tombale di Ostasio da Polenta, morto nel 1396. La sua famiglia resse la signoria di Ravenna per circa 160 anni. Il defunto è qui raffigurato in tunica francescana e con le mani incrociate sul ventre.
Altra lastra tombale è quella di Enrico Alfieri, originario di Asti e Ministro dell'Ordine Francescano dal 1387 per diciotto anni. Morì nel 1405.
Un interessante sarcofago presenta un tetto a spioventi ed è scolpito su tra lati con la scena della Traditio Legis in cui Cristo trasferisce i rotoli della Legge a S. Paolo. Risale alla fine del IV secolo.
Questo sarcofago è un interessante esempio di riutilizzo di parti di monumenti funebri nei secolo. Il tetto del sarcofago è attribuito al III secolo mentre la cassa è stata modificata nel VI secolo con l'aggiunta degli agnelli ai lati della croce. Nel XVIII secolo l'urna venne riutilizzata dalla famiglia Del Sale, come indicato dalla targa frontale.
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