<"300"name="generator" content="Adobe GoLive"> La basilica di Aquileia

Italia nell'Arte Medievale

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La basilica di Aquileia
Risalente al IX secolo dal punto di vista architettonico, la cripta che si estende al di sotto del presbiterio è in gran parte ricoperta da affreschi risalenti alla prima metà del XII secolo. Attribuito ad una sola bottega, questo ciclo di affreschi si colloca ad un livello di mediazione tra il bizantinismo rielaborato dai veneziani nel cantiere di San Marco e le suggestioni di matrice occidentale provenienti dall'area ottoniana.
La cripta è completamente affrescata se si esclude la parte occidentale.

Si possono individuare due diversi artisti, o gruppi di artisti, il primo dei quali è autore delle lunette. Quella centrale raffigura due storie di San Marco.

A destra della lunetta centrale si trovano gli affreschi raffiguranti la Deposizione dalla Croce ed il Compianto sul Cristo.
A sinistra si trovano la Dormitio Virginis e la Crocifissione.
Lo spiccato linearismo delle composizioni e la resa mediante nette profilature dei volti (per aumentarne l'espressività) collegano l'artista alle esperienze della provincia bizantina. Alcune soluzioni formali lo collegano comunque ai mosaici di S. Marco.
Le volte della cripta sono ricoperte da affreschi che hanno come soggetto principale le vicende dei protomartiri di Aquileia, Ermagora e Fortunato.

Si tratta dell'opera di una bottega la cui formazione è occidentale, di matrice ottoniana.

Tra le scene della volta della navata centrale si segnala quella in cui S. Pietro invia S. Marco ad Aquileia...
...e S. Ermagora in gloria tra S. Siro e S. Fortunato. La volta successiva raffigura la Vergine in trono tra i simboli del Tetramorfo.
Nella navatella sinistra sono raffigurati il martirio di S. Fortunato e di S. Ermagora e le loro esequie.
Le esequie avvengono alla presenza di Alessandria, che tiene in mano le teste dei santi, Gregorio e Ponziano.
Interessanti sono le scene raffiguranti S. Ermagora che battezza Alessandria e Gregorio con la sua famiglia.
Una terza scena raffigura il battesimo di Ponziano davanti al clero. La cerimonia è raffigurata al di sotto di due archi.
La cripta è completamente ricoperta da affreschi: le scene principali sono dipinte al centro delle volte mentre nei pennacchi trovano posto figure di santi e busti di angeli all'interno di tondi.
Nella navatella destra S. Ermagora è presentato a S. Marco dagli abitanti di Aquileia.
Segue la scena di S. Pietro che consacra vescovo S. Ermagora.
Lo spazio tra le scene principali è tal volta occupato da coppie di santi raffigurati in piedi.
Le figure di santi vescovi sui pennacchi è circondato in alcuni casi da elaborati girali.
La parte inferiore dei muri sono ricoperti dal motivo del velario continuo appeso ad anelli. Al di sopra, tratteggiate a monocromo, appaiono delle scene interpretate come episodi collegati con le crociate.

Il meglio conservato raffigura un cavaliere occidentale che insegue un cavaliere arabo armato di arco.

A fianco è raffigurato un episodio misterioso in cui Marcus rende omaggio ad un personaggio seduto, Simeon.
Sul lato occidentale della cripta, dove mancano quasi completamente gli affreschi, si apre un'abside semicircolare davanti alla quale è posto un altare. Una finestra collega la cripta alla navata.
I capitelli delle colonne presentano foglie rozzamente scolpite al di sopra di un colletto decorato da archetti.
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