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La rocca di Soncino
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La rocca di Soncino, fatta costruire da Galeazzo Maria Sforza negli anni 1473-75, costituisce uno dei complessi fortificati meglio conservati della Lombardia. La struttura di base della rocca comprende un quadrilatero principale con torri angolari preceduto da un ridotto più piccolo a protezione del primo.
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Il perimetro della rocca è completamente protetto da un profondo fossato. L'accesso al ridotto, da cui oi si accede al cortile principale, avviene attraverso due porte, entrambe protette da ponte levatoio. Una di queste è rivolta verso il borgo, all'interno della cerchia muraria.
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La seconda è rivolta verso Sud e consente di andare direttamente al di fuori dell mura scavalcando per mezzo di un ponte il fossato di protezione.
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Il ponte levatoio a bilancere di questo accesso è stato ripristinato.
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Il ridotto è protetto da cortine dotate di merli e caditoie su tutto il perimetro esterno.
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L'accesso al recinto principale avviene attraverso una porta protetta da torre sul lato settentrionale della cerchia muraria. La porta è protetta da due ponti levatoi, uno per carriaggi ed uno pedonale.
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Il fossato si prolunga tra la base del ridotto e quella della rocca principale.
La mole della torre NO della rocca contribuisce alla protezione dell'accesso.
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La stessa torre dall'interno del cortile principale.
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La torre NE si presenta aperta al livello dei camminamenti da voltoni che isolano un ambiente usato per immagazzinare materiali per la difesa.
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Sul lato meridionale del cortile si trovano gli ambienti utilizzati come stalle per gli animali.
La torre SO è l'unica che present averso l'esterno dell mura una pianta circolare.
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La torre SE ha una struttura uguale a quella di NE.
Il vano al livello degli spalti è stato utilizzato come cappella; vi si possono ancora osservare degli affreschi.
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Sul camminamento del lato Sud della cortina sono evidenti i fori delle caditoie. La torre di NO presenta verso le cortine un accesso originariamente protetto da un piccolo ponte levatoio.
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Dalla torre NO si accede direttamente ai sotteranei adibiti a prigione ed a deposito di derrate alimentari: uno dei locali presenta una bellissima volta in mattoni.
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Una feritoia consente di coprire il cortile interno dall'interno della torre che costituiva il mastio, cioé il luogo più protetto del castello.
Dai locali sotterranei si accedeva ad un locale su cui originariamente si apriva un passaggio protetto da ponte levatoio che costituiva una via di fuga verso la campagna.
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Dallo stesso locale si poteva raggiungere il cortile interno attraverso una scala che sbocca nei pressi della stessa torre di NO.
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Spostandoci all'esterno della cortina meridionale si può osservare la postierla con ponte menzionata sopra che attraverso un ponte in pietra consentiva di fuggire verso la campagna.
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Proseguendo il giro delle mura in senso antiorario si può osservare la bellissima torre di SO, a sezione circolare crescente verso l'alto con una doppia serie di caditoie.
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Queste viste del lato Ovest della rocca mostrano la giunzione della stessa con le mura cittadine e la strutturazione delle torri con base a scarpa, anche all'interno del fossato.
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