Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Il castello di Vigevano
Il castello di Vigevano risale al XIV secolo ma fu in gran parte rifatto da Ludovico il Moro che si avvalse dell'opera del Bramante (1492-95). Il corpo centrale dl castello è costituito da tre corpi di fabbrica disposti ad U che racchiudono un cortile.
La facciata centrale è aperta da tre ordini di bifore riccamente decorate in cotto. Molto belli i contrafforti decorati di sottili colonnine tortili che scandiscono la superficie.
Tutto il repertorio dei decoratori lombardi viene utilizzato in questa facciata risalente al XIV secolo.
Le altre ali sono caratterizzate da minore ricchezza decorativa.
Attraverso una elegante loggia, il palazzo è collegato alla Falconiera, edificio utilizzato per l'allevamento dei falchi e costruito tra il 1475 ed il 1488.
Il cortile è circondato dai bassi edifici delle scuderie, costruiti nel '400 a ridosso delle mura. Le pareti esterne ancora conservano tracce della decorazione originale.
I muri degli edifici originali possono essere osservati in questo cortile; a destra si possono vedere le mura esterne del castello.
La scuderia posta sul lato orientale si trova la scuderia "di Ludovico, costruita da Ludovico il Moro tra il 1485 ed il 1498 in forma ispirate probabilmente da disegni di Leonardo da Vinci. Lunga 94 m e larga 12, presenta eleganti forme rinascimentali.
La torre fu costruita dal Bramante tra il 1492 ed il 1494.
Nella parte posteriore dell'edificio principale è stato ricavato da Ludovico il Moro alla fine del'400 un giardino pensile (il Giardino delle Dame) dominato da un loggiato ricavato dal Bramante nel mastio dell'antico castello.
Nel 1347 LuchinoVisconti fece costruire un passaggio coperto rialzato rispetto al piano stradale e lungo 167 metri per collegare il mastio della fortezza con la Rocca Vecchia posta a Nord della città.
La strada coperta è interrotta a metà circa da una torre (il Portone) che consente di raggiungere il livello stradale.
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