Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


San Bartolomeo in pantano a Pistoia
L'interno della chiesa è a tre navate su colonne, a meno della coppia di pilastri in corrispondenza della penultima campata. La copertura della navata centrale è stata riportata dai restauri nella condizione originaria. L'alta abside conserva nel catino un affresco della fine del XIII secolo raffigurante Cristo pantocratore tra S. Bartolomeo, Giovanni ed angeli.
Le navatelle conservano le volte a crociera aggiunte successivamente.

Le colonne hanno un insieme di capitelli molto interessanti per stile ed iconografia.

Un gruppo di capitelli mantiene lo stile classico corinzio o composito, se si escludono le strane faccine che spuntano dai caulicoli.
In altri capitelli volti umani cominciano a spuntare tra le foglie.

In un terzo gruppo prevale lo stile ereditato da Pisa in cui le volute vengono progressivamente sostituite da aquile e musi leonini molto plastici mentre sulle facce appaiono personaggi ora sacri, ora mostruosi.

Al pilastro della fila sinistra è addossato un pulpito ricoperto con preziosi rilievi attribuiti allo scultore campionese Guido Bigarelli da Como che lo eseguì nel 1250.

Il pulpito originario venne smembrato in epoca antica e quanto si osserva ora è il risultato di una ricostruzione. Altre lastre non utilizzate ed evidentemente di altra mano facevano probabilmente parte del pulpito originario anche se i critici non sono tutti concordi.

Le lastre utilizzate sul frontale della cassa sono dedicate ad episodi successivi alla morte di Cristo quali la discesa al Limbo.
Al di sotto della lastra del Limbo si trova la raffigurazione di Cristo pellegrino
Seguono l'episodio dell'apparizione agli apostoli e dell'incredulità di Tommaso.

Secondo o stile campionese le figure sono rese in maniera rigida e frontale, con volti inespressivi.

Ai lati della lastra frontale due gruppi scultorei raffigurano il Tetramorfo che calpesta la testa di Lucifero e gli apostoli Paolo, Luca e Giovanni.
Sui fianchi sono assemblate delle lastre aventi al centro delle ruote scolpite ed intarsiate molto finemente.
Le tre colonne hanno capitelli fogliati da due dei quali sporgono teste umane.
Le basi delle colonne poggiano su due leoni (simbolo della vittoria di Cristo sull'Anticristo e della sua amorosa accoglienza dei fedeli) e su un telamone (simbolo dell'umanità irredenta schiacciata dal peccato.
Le lastre murate dietro al pulpito sono dedicate all'infanzia di Cristo (Annunciazione, Natività, Epifania e Presentazione al Tempio) e sono dovute ad un altro artista appartenente alla scuola di Guido.
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