Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Il duomo di Ravello
Il duomo di Ravello, l'edificio a destra in questa vista della cittadina, venne fondato nel 1086 dal vescovo Papicio forse con le sovvenzioni del ricco mercante Nicolò Rufolo. Nonostante i restauri e le manomissioni l'edificio conserva la struttura basilicale derivata dal prototipo cassinese.
La facciata conserva la struttura a salienti ed è aperta da tre portali i cui stipiti ed architravi sono costituiti da pezzi romani provenienti dalle rovine delle ville che costellavano la zona.
Il transetto è ancora in massima parte leggibile. Degne di nota le decorazioni a intarsio di tufo degli oculi.

Al suo fianco sorge il campanile aperto dalle tipiche bifore molto slanciate sottolineate da elementi in cotto.

La sommità è decorata con una finta loggia ad archi in tufo intrecciati su colonnine in marmo bianco.
L'interno, che ha perso gran parte delle sovrastrutture barocche, è di tipo basilicale con presbiterio sopraelevato sulla cripta e tre absidi innestate direttamente sul transetto.
Il duomo conserva, dell'antico arredo, il bell'ambone dell'Epistola, dovuto alla committenza del vescovo Rogadeo che tenne la cattedra dal 1094 al 1150. Si tratta dell'unico esempio in Campania della tipologia di ambone a doppia scala, di derivazione romana: dal XII secolo infatti gli amboni venivano tutti costruiti su colonne.
Due transenne triangolari seguono l'andamento delle scale. Su di queste si trovano le raffigurazioni della pistrice che prima ingoia e poi rigetta Giona.
Il lettorino sporgente conserva un rilievo raffigurante l'aquila ed un'iscrizione che ricorda il committente. Al di sotto si apre una cavità ai cui lati sono posti dei pavoni ad intarsio.
Dalla parte opposta si conserva lo splendido pulpito di Nicola di Bartolomeo di Foggia (1272), donato da Nicola Rufolo. La cassa rettangolare è sorretta da sei colonne su leoni stilofori; l'accesso avviene attraverso la scala posta sul lato sinistro.
Il lettorino a sezione rettangolare sporge dalla fronte della cassa. Ai lati lastre intarsiate con tondi al cui interno si trova anche un Agnus Dei.
I soggetti figurati più comuni sono variopinti uccelli su fondo oro che simboleggiano la dimensione paradisiaca.
Sotto il lettorino si trovano due ritratti, uno maschile ed uno femminile, all'interno di cassette circondate da cornici scolpite a tranci rigogliosi. Forse simboleggiano il Giorno e la Notte.
Un ritratto della Madonna col Bambino appare al centro della lastra rivolta verso la facciata.
La cassa è delimitata agli angoli da colonne tortili e presenta ovunque cornici vegetali scolpite con grande abilità.

Gli stessi artefici hanno scolpito i bei capitelli che si caratterizzano per la plasticità delle forme ed i dettagli ricavati a giorno.

Le colonne tortili sono sorrette da sei leoni, scolpiti in modo eccezionalmente dinamico e realistico.
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