Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


La cattedrale di Sessa Aurunca
La facciata è preceduta dal portico del XIII secolo che si sviluppa in tre arcate di cui le laterali a tutto sesto e la centrale ogivale che ricadono su coppie di colonne. L'insieme è movimentato da semicolonne accostate alla faccia esterna dei pilastri al di sopra delle quali si elevano quattro colonnine addossate poggianti su leoni stilofori. Ovunque si può osservare una ricca decorazione scultorea.
I rilievi più interessanti si trovano nell'arcata centrale dove sono raffigurati episodi della vita di S. Pietro. L'arcata ricade su due mensole scolpite con interessanti rilievi. A sinistra Sansone che combatte contro il leone di Timna; a destra una figura nuda, forse Noè, tra rami di vite, rilevate per il naturalismo dell'esecuzione.
Il ciclo inizia a destra con Pietro che, assieme a Giovanni, guarisce lo zoppo che si trova presso la Porta Speciosa del Tempio di Gerusalemme. Segue l'episodio di Anania, morto dopo aver mentito a Pietro.
Molto be eseguito è l'episodio della guarigione del paralitico Enea. L'autore distribuisce sulle mura degli edifici le scritte esplicative necessarie all'identificazione degli episodi (in questo caso si legge a sinistra la scritta "ENEA SANE").
Segue la raffigurazione del centurione Cornelius che si inginocchia di fronte ad un angelo mentre Pietro si reca da lui tra due legionari.
Nella scena successiva Erode, dopo aver assistito all'esecuzione di Giacomo, sembra ordinare l'arresto di Pietro che viene liberato dalla prigione per l'intervento dell'angelo.
Seguono delle scene che non fanno riferimento alla vicenda di Pietro ma sarebbero delle raffigurazioni associate al ciclo dei Mesi. A destra un vecchio si scalda al focolare (Gennaio), seguito da un pescatore (Febbraio), da uno spinario (marzo) e da una figura femminile che guarda un uomo che solleva un bambino.
Seguono alcune figure di contadini in cammino che portano ceste di frutta e grappoli d'uva (Agosto? Settembre?). Chiude la sequenza una donna seduta e adorna di fiori (la Primavera?).
Il ciclo riprende dal lato sinistro con l'incontro di Pietro con Paolo a Roma cui assiste Simon Mago. Segue la scena in cui Nerone che indica il mago che accusa Pietro.
Nella scena seguente Simon Mago aizza i suoi cani contro Pietro che li ferma con la mano. Segue la finta decapitazione del mago da parte di un soldato.
L'ultima scena mostra Pietro in preghiera mentre Simon Mago viene sollevato in aria da spiriti maligni prima di cadere e morire. Dietro i protagonisti una piccola folla di persone assiste alla scena.
L'arco di sinistra è decorato con una ghiera ricoperta di rilievi fogliati ricadente su mensole figurate. Le colonne che salgono dal livello dei capitelli sono sorrette da leoni stilofori e sono coronate da mensole con altri leoni di dimensioni inferiori.
Molto interessante è il capitello raffigurante montoni che condividono una singola testa rivolta verso l'alto.
I capitelli tuscanici delle colonne frontali contrastano con la ricchessa dei capitelli classici delle colonne interne.
Più interessante è la decorazione dell'archivolto dell'arco di destra.
Alternati a palmette si osservano dei clipei dove sono scolpite scene tratte dalla Genesi, difficilmente riconoscibili a causa del poco spazio disponibile.
A capitelli classici si alternano capitelli figurati come quello posto all'estrema destra, con i curiosi draghi dalle code di serpente che ingoiano delle piccole teste.
Il fianco destro della chiesa si caratterizza per il contrasto tra la parte bassa, scandita da pochi contrafforti piatti e costruita in pietra, e quella alta in tufo ritmata da fitte semicolonne.
Tutte le finestre sono sottolineate da archivolti aggettanti in pietra scolpiti con fini rilievi nella parte inferiore, come pure la sommità delle lesene. Le finestre della navata centrale sono state murate in quanto sostituite da più larghe aperture barocche.
Su questo lato della chiesa si apriva la "porta piccola" di cui si conserva l'archivolto decorato a fini rilievi raffiguranti un tralcio abitato ricadente su mensole dalla forma di aquile. da questa porta accedevano alla chiesa i fedeli provenienti dalla via laterale.
Imponente è il prospetto posteriore con le tra absidi coronate da archetti pensili ed aperte da due ordini di monofore di cuie le inferiori illuminano la cripta.
Anche sul lato sinistro si apriva un aporta, detta "porta canonica", in origine utilizzata per l'accesso del vescovo. Nel XVII secolo l'archivolto di questa porta è stato utlizzato per il portale dell'episcopio.

L'architrave è costituita da un bel rilievo classico con leonesse affrontate e maschere teatrali mentre l'archivolto è coperto con un tralcio popolato con animali resi con un rilievo deciso.

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