Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


La collegiata di Castell'Arquato
La Collegiata di Castell'Arquato fu consacrata nel 1122 dopo essere stata ricostruita in soli cinque anni a seguito delle distruzioni del terremoto del 1117. La chiesa è orientata in maniera anomala essendo rivolta a Nord: questo orientamento anomalo è stato influenzato sicuramente dalla conformazione del borgo che doveva originariamente stringersi attorno all'abside essendo la piazza principale quella di fronte alla facciata.
La facciata ha un profilo a due spioventi ed appare molto semplice presentando solo un piccolo portale, una bifora ed una finestra a croce.

Forse per dare maggiore importanza al lato della chiesa rivolto verso il Palazzo Comunale, nel 1361 fu costruito il portico, detto il Paradiso.

Anche il campanile è un'aggiunta trecentesca in sostituzione forse di un altro campanile che sorgeva dalla parte opposta.

La chiesa presenta tre absidi affiancate a sinistra da quella della cappella del battistero.

L'abside centrale è divisa in tre specchi da sottili semicolonne ed è terminata in alto da una loggia su colonnine.

Le absidi laterali sono invece coronate da una serie di archetti pensili.

Le finestre - due nell'abside maggiore, una in quelle minori - sono a forte sguancio semplice.

Le finestre del battistero sono invece più larghe e basse, a sguancio multiplo.

Il portale laterale

La testimonianza scultorea più importante è il portale laterale che, con la costruzione del Paradiso, assunse dignità di accesso principale. E' possibile che questo portale fosse originariamente in facciata.

Il portale presenta una profonda strombatura a fascio di colonnette che continuano verso l'alto disegnando un ampio archivolto che sottende la lunetta scolpita.

La ghiera più esterna presenta dei riquadri decorati; in chiave d'arco la mano benedicente di Dio, seguita da altri contenenti testine maschili e femminili

I capitelli degli stipiti e le componenti toroidali dell'archivolto sono decorati a fogliami, in uno stile che ricorda i capitelli della cripta della Cattedrale di Piacenza.

L'architrave è sorretta da due telamoni accucciati, forse le personificazioni dell'Usura e dell'Avarizia.

La lunetta è la parte più interessante del portale.

Al centro la Madonna si rivolge al Bambino che è seduto sulle sue ginocchia.

Alla sua sinistra San Pietro si riconosce per il consueto attributo delle chiavi

Alla destra un Angelo.

Per l'inespressività dei volti caratterizzati da mento squadrato ed occhi larghi e contornati da un anello in rilievo, queste sculture possono essere attribuite alle maestranze della Cattedrale di Piacenza e fatte risalire al periodo 1150/55.

I volti si staccano dalla superficie superando la cornice della lunetta ma i corpi rimangono piatti, attraversati dal grafismo elegante ma convenzionale delle pieghe delle vesti.

Il chiostro

Rimane da ricordare il piccolo chiostro trecentesco che si apre negli edifici adiacenti al fianco destro della chiesa.

Prosecuzione della visita
Ritorno alla pagina precedente