Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Il duomo di Udine
Il duomo di Udine è una costruzione del XIV secolo notevolmente rimaneggiata in epoca moderna. Della costruzione originaria restano, pur restaurati, molti elementi architettonici del perimetro esterno. In particolare la facciata a salienti interrotti con le estensioni laterali dovuti alla'aggiunta di cappelle appare ancora leggibile.
L'elemento più interessante della facciata è il portale gotico, sormontato da un baldacchino polilobato.

Sormontato da una cuspide affiancata da pinnacoli, il portale presenta una lunetta istoriata raffigurante alcune scene della vita di Cristo accostate in maniera inusuale. La Crocifissione è sormontata dal Presepe. A sinistra la Resurrezione è bilanciata sulla destra da un Agnus Dei.

Sui piedritti delle edicole dovevano contenere delle statue. I capitelli sono sostituiti da uno schematico tralcio di vite che si prolunga sull'architrave.
Interessante la finta loggia ad archi intrecciati che si distende al di sopra del portale come pure la sequenza di archetti polilobati che delimitano le linee del tetto.
Il fianco destro appare molto alterato ma conserva alcuni elementi architettonici e decorativi di interesse.
Nel livello più basso si conservano le monofore delle cappelle laterali.
Interessante è il muro della navata centrale, scandito da doppi ecolonnine addossate unite da archetti a tutto sesto che contrastano con gli archetti pensili del livello inferiore. All'angolo del transetto si osserva ancora un'edicola marmorea.
Sulla testata del transetto si apre un portale tardogotico ricco di rilievi di stile nordico. Nella lunetta l'Incoronazione della Vergine e scene della vita di Cristo.
Al di sopra del battistero trecentesco a base ottagonale dalle pareti scavate da profonde arcate cieche e dalla muratura bicroma venne eretto nel XV secolo il campanile. Sul lato occidentale si apre il portale ogivale originario del battistero.
L'interno è stato completamente ristrutturato nel XVIII secolo. Si conserva comunque nella parte posteriore del presbiterio la cappella di S. Nicolò, ricoperta dai resti di un ciclo dedicato alla vita del santo ed eseguito da Vitale da Bologna (1349).
Gli affreschi sono caratterizzati da un raffinato cromatismo che contrasta con la descrittività spigolosa dei caratteri somatici e l'accentuazione dell'emotività dei personaggi.
Alla base del campanile si trova l'ampio vano del battistero gotico, caratterizzato dalla volta i cui costoloni ricadono su pilastri polistili angolari.
Vi si conserva l'arca del beato Bertrando, pregevole opera di scuola lombardo-veneta del 1343. Sorretta da cinque statue che si daratterizzano per una notevole plasticità, la cassa è ricoperta con rilievi raffiguranti scene della vita di Bertrando.
I rilievi appaiono di migliore fattura e pur nella staticità della composizione sono accentuati gli effetti di rilievo plastico.
Alle pareti sono esposti affreschi staccati della scuola di Vitale. Interessante è la resa degli aguzzini della scena di flagellazione dove i volti e gli atteggiamenti scomposti sono raffigurati per scuscitare l'emotività dell'osservatore.
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