Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


La cattedrale di Civita Castellana
L'interno della cattedrale appare molto modificato dalle ristrutturazioni del XVIII secolo. L'unico elemento superstite della navata romanica (che doveva essere caratterizzata da dodici sostegni con alternanza di colonne e pilastri) è il bel pavimento marmoreo.
Il percorso processionale che dall'entrata conduce all'altare è segnato dalle usuali rotae avvolte a nastro. Ai lati un'ampia sezione a riquadri.
Al termine della sequenza di rotae un'ampia composizione è composta da un modulo denominato a quinconce composto da un nastro corrente che disegna cinque rotae. Il significato di questo modulo iconografico è la Rivelazione.
Intorno un altro nastro disegna un quadrato dai cui lati fuoriescono quattro rotae, espressione degli Evangelisti.
Altri moduli rettangolari, i cosiddetti tappeti di preghiera, collegano la ricca composizione di rotae al presbiterio rialzato sulla cripta.
L'area presbiteriale è ancora ricoperta da un pavimento marmoreo in cui è ripreso il motivo del quinconce circondato da quattro rotae.
L'altare è costituito da un sarcofago paleocristiano del V secolo.
L'unico elemento superstite dell'arredo liturgico medievale conservato nella navata è una colonnina tortile con capitello classico.
Nel locale della sacrestia vecchia si conservano due lastre del recinto presbiteriale. Riquadri marmorei sono circondati da una cornice mosaicata e sono inquadrati da una cornice architettonica di grande ricchezza.
La lastra a sinistra dell'ingresso è delimitata da una colonna tortile poggiante su un leone stiloforo sul lato destro; dalla parte opposta è raffigurato un altro leone che tiene tra le zampe una figura umana che ostenta i genitali.
La cornice architettonica è decorata con raffinati rilievi classicheggianti e fasce mosaicate.
La seconda lastra ha una struttura simile dove il leone stiloforo è sostituito con una sfinge egizia.
Queste lastre sono opera di luca, pronipote di Lorenzo, e di Drudo da trivio, scultore vicino allo stile della famiglia dei Vassalletto, scultori romani dei primi decenni del XIII secolo. Le lastre possono essere quindi fatte risalire agli annni intorno al 1230.
Nella cripta si conservano una lastra altomedievale raffigurante in un rozzo e piatto rilievo una scena di caccia ed una scultura raffigurante un angelo databile al XII secolo.
Sotto il presbiterio si trova la cripta, triabsidata e divisa in nove navatelle da 26 colonne. Lo spazio è modificato dai pilastri di sostegno del prebiterio posti in opera nel XVIII secolo.
I capitelli sono tutti diversi e sono sia medievale che classici di reimpiego.
Ritorno alla pagina precedente