Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Il duomo di Cremona
La testata settentrionale del transetto risale alla fine del XIII secolo ed è caratterizzata da un protiro di età antelamica (anche se i rilievi dell'architrave risalgono a data anteriore), da una sequenza di polifore, una di rosoni e da una loggia che segue l'andamento degli spioventi del tetto.
Il protiro, a un solo piano, poggia tramite due colonnine poligonali su due leoni stilofori.

Come nel caso della facciata, anche qui il protiro venne aggiunto durante l'opera di ristrutturazione del portale in epoca gotica, col riutilizzo generoso di sculture erratiche di epoca precedente.

Sulla fronte del protiro sono inserite due formelle raffiguranti l'Annunciazione. I due rilievi provengono da composizioni diverse in quanto sono diversi sia come stile che come materiale.
L'arco assume un andamento a sesto leggermente acuto; la ghiera è decorata a racemi vegetali popolati di volatili.
Sopra i capitelli sono inseriti dei rilievi romanici raffiguranti un Vescovo a sinistra ed un eremita (?) a destra.
I capitelli sono caratterizzati da una stilizzazione delle forme di gusto già gotico, senza concessioni al naturalismo.
Il portale è dotato di un'architrave proveniente dal portale romanico originario. Al centro il Cristo, seduto su un trono e circondato dalla mandorla, solleva con la sinistra il Libro degli Eletti e dei Dannati mentre la destra è sollevata nel gesto di ammonizione che preannuncia il Giudizio Universale.
Ai suoi lati gli Apostoli, anch'essi con un libro in mano, si affrettano verso di lui con una grande varietà di atteggiamenti.
I due leoni stilofori in marmo di Verona sono molto simili a quelli del portale di facciata.
DegLa testata meridionale del transetto risale al 1342. E' caratterizzata da una elaborata decorazione in cotto, tipica del gotico lombardo. Riprende la struttura della testata settentrionale, a meno del protiro, ma presenta una decorazione più ricca, in particolare nella polifora centrale che assume un'aspetto arabeggiante per l'uso di archi polilobati.
La fantasia dei decoratori raggiunge qui dei livelli ineguagliati nel panorama del gotico lombardo.
Il fianco delle navate laterali della chiesa e dei transetti è caratterizzata da una loggia continua di colonnine in pietra bianca che si stagliano contro l'uniforme tonalità rossa delle murature. La loggetta è contornata in alto ed in basso da due sequenze di archetti pensili, romanici nella vata, intrecciati nel transetto.
L'abside del Duomo conserva ancora i caratteri romanici originali. Un'abside centrale è affiancata da due absidiole notevolmente più basse; tutte sono sormontate da una loggia su colonnine.

Esiste un notevole contrasto tra la struttura in pietra delle absidi e l'utilizzo del laterizio per tutto il resto della chiesa ed in particolare per le aggiunte o i rifacimenti gotici, quali la copertura delle loggette delle absidi.

La copertura delel loggette è costituita da una sequenza di volticine a botte radiali poggianti su mensole che a loro volta poggiano all'interno su semicolonne ed all'esterno su sottili colonnine dotate di capitello fogliato.
Le testate delle mensole sono decorate con protomi umane.
Le aperture originali dell'abside (la porta ora chiusa sul lato settentrionale, le finestre della cripta) presentano decorazioni fitomorfiche che rimandano allo stile lombardo dell'inizio del XII secolo.
Nella tradizione del romanico lombardo, si assiste alla ricerca del contrasto cromatico. Una finestra dell'abside è decorata con un elegante motivo a dente di lupo ad intarsio.
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