Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Ss. Annunziata dei Catalani a Messina
La data di costruzione della chiesa anticamente chiamata Annunziata del Castellamare per la vicinanza con l'antica fortezza è ancora incerta ma ricadrebbe al periodo di Guglielmo II. Nella prima metà del XIV secolo, sotto Ludovico II d'Aragona venne dichiarata cappella reale e nel 1507 viene assegnata all'Ospedale dei Trovatelli. Nel 1601 venne assegnata ad un confraternita di mercanti Catalani da cui deriva il nome più recente. Comprendere la genesi costruttiva dell'edificio è reso complicato dai numerosi interventi ricostruttivi seguiti ai numerosi terremoti che hanno colpito la città.

La struttura della chiesa è basilicale anche se nel transetto sono evidenti elementi strutturali e decorativi di derivazione greca. Il prospetto posteriore è caratterizzato da una sola abside decorata da due ordini di loggette cieche, la superiore delle quali prosegue sui bracci del transetto. Un'altra loggetta decora il tamburo della cupola.
Alla decorazione architettonica si sovrappone un'elaborata decorazione policroma a tarsie di pietra, comuni nelle regioni meridionali più influenzate ai Greci, la Basilicata e la Calabria.
La sezione posteriore del transetto, quella che contiene le absidi non eccedenti, ha una forma parallelepipeda mentre le coperture dei bracci hanno ora una struttura a botte evidente all'esterno. La problematicità di questa soluzione evidenzia diverse campagne ricostruttive.
La navata è stata accorciata di alcune campate forse a seguito del terremoto della fine del XII secolo. La nuova facciata, tripartita con terminazioni delle ali rettilinea, risale al XIII secolo e presenta tre portali ed un'ampia monofora ora murata.
Il portale centrale presenta un archivolto bicromo che ricade su stipiti con colonne marmoree affiancate dai capitelli corinzi
L'arco interno ricade su stipiti marmorei in parte finemente decorati, di grande interesse il capitello d'imposta destro per le testine che fuoriescono tra le foglie d'acanto e che richiamano sculture di epoca fredericiana
Gli altri portali sono più piccoli e semplici ma hanno interessanti capitelli d'imposta scolpiti a trapano con elementi decorativi di origine orientale.
Le navate sono divise da archi ricadenti su larghe imposte sorrette da sottili colonne con capitelli corinzi. Si tratta di una soluzione che richiama evidenti influenze greche anche se siamo di fronte ad una chiesa a struttura basilicale.
Gli archi del presbiterio ricadono su pilastri polistili con colonne addossate
I bracci del transetto sono ricoperti da crociere e si aprono su absidi poco profonde. La parte centrale presenta invece una cupola su alto tamburo sostenuto da pennacchi.
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