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San Francesco a Messina
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La fondazione della chiesa di San Francesco è documentata nel 1254 grazie al sostegno di tre nobildonne messinesi. Successivamente trasformata in stile barocco, la chiesa è stata ricostruita integralmente nel 1928 con il riutilizzo del materiale superstite dopo il terremoto del 1908.
L'imponente transetto appena eccedente dalla navata si erge imponente a ricordare quelli delle chiese romaniche pugliesi. Dalla parete orientale sporgono le tre absidi scandite da profonde arcate cieche che racchiudono le snelle monofore che aprono i tamburi. La struttura delle absidi, coronate da merli, accentuano l'aspetto di fortezza del prospetto.
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La facciata a capanna presenta delle estensioni laterali in corrispondenza delle cappelle laterali della navata. Il rosone ed il portale sono presumibilmente cinquecenteschi.
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L'interno è a navata unica come tradizionale nelle chiese degli ordini mendicanti.
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Ai lati due sequenze di cappelle poco profonde scandiscono architettonicamente la navata. Ampie finestre illuminano abbondantemente l'ambiente.
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Le alte pareti del transetto sono aperte da tre alte monofore e da tre oculi posti a triangolo.
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Di grande eleganza è l'abside centrale, affiancata da altre due absidi molto più piccole. La semicupola è scandita da costoloni che accentuano lo slancio verticale della struttura.
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Poco è rimasto dell'originario arredo della chiesa. Alcuni parti del pavimento bicromo originario si conservano nella navata.
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