Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Il duomo di Verona
Tra la metà del XV e la metà del XVI secolo l'interno del duomo è stato completamente ristrutturato in forme gotiche. La chiesa assunse la forma "a sala", su pilastri a fascio su cui ricadono gli archi ogivali longitudinali ed i costoloni delle volte di copertura.
Lo spazio tra gli archi delle navate e le coperture viene ridotto al minimo e viene aperto da piccoli oculi.
Le navate laterali hanno campate molto strette e divise tra archi trasversi ad ogiva molto accentuata.
I capitelli sono a sezione circolare e sono percorsi da tre ordini di foglie. Il materiale con cui sono fatti contrasta con il colore del laterizio di pilastri e costoloni.
I fianchi sono occupati da cappelle rinascimentali precedute da prospetti architettonici di grande ricchezza.
Nella cappella Mazzanti, a destra dell'altare, si conserva l'arca di S. Agata, monumento di scuola campionese del 1353.
Tra i pochi resti dell'arredo medievale si segnalano la lastra tombale di papa Lucio III, morto a Verona nel 1185 e l'acquasantiera con vasca sorretta da quattro telamoni, risalente all'inizio del XIII secolo.
Sulla sinistra del duomo, sull'area in parte occupata dalle basiliche paleocristiane che lo precedettero, sorgono alcune costruzioni di grande interesse. Una di queste è la chiesa di Sant'Elena, ricostruita in forme romaniche dopo il terremoto del 1117.
Tra le opere di interesse qui conservate gli stalli del coro ligneo, risalente al XV secolo.
Sul pavimento si trovano alcune lastre terragne di prelati risalenti al XIV secolo.
Fuori da S. Elena si trova uno spazio quadrangolare sorretto da quattro colonne. Si tratta dell'atrio di S. Maria Matricolare, ritenuto un tempo di epoca altomedievale ma in realtà costruito nel XII secolo con materiale di recupero.
I capitelli corinzi tardoantichi sono associati a pulvini e mensole decorate a niello di pregevole fattura e dovute probabilmente a maestranze lagunari.
Nei pressi si trova il battistero della cattedrale, chiamato San Giovanni in Fonte, ricostruito in forme romaniche nel 1123. Si tratta di un ambiente a tre navate e tre absidi al centro della cui navata si trova la vasca, capolavoro della scultura romanica.
Scolpita in un unico blocco di marmo di Verona, risale al XIII secolo. Su ciascuna delle facce è raffigurata una scena tratta dai Vangelli dell'Infanzia.
Ogni faccia è coronata da una fascia di archetti ed è delimitata da colonnette angolari decorate. Le prime scene sono l'Annunciazione, la Visitazione e la Natività.
Seguono l'Annuncio ai Pastori e l'Epifania.
Erode che ordina la Strage precede la lastra dove è raffigurato il massacro.
Terminano la serie la Fuga in Egitto ed il Battesimo dove l'autore raggiunge il vertice della resa plastica delle figure nel muscoloso Gesù che sta ricevendo il battesimo.
L'acqua del battesimo è contenuta in una vasca interna a forma di quadrifoglio.
I sostegni della chiesa sono costituiti da due coppie di colonne dai capitelli corinzi che affiancano due pilastri con capitelli a soffietto.
Numerosi frammenti di affreschi ricoprono i muri della chiesa, come la Madonna del Popolo (XV secolo) dell'abside e la teoria di santi in posizione frontale (XIII secolo).
Il fianco destro del battistero con il suo paramento bicromo è osservabile dietro l'abside del duomo.
Due delle tre absidi, scandite da lesene piatte, possono essere voste nel cortile del Vescovado.
Il palazzo del Vescovado conserva all'interno del cortile un primo piano aperto da finestre gotiche al di sopra di una loggia su colonne in marmo rosso: una di queste è ricoperta con un raffinato rilievo ad archi trilobati sovrapposti.
Alcuni capitelli in marmo sono stati scolpiti appositamente per il portico mentre altri sono di recupero.
Agli estremi del portico due statue (raffiguranti un angelo ed una donna seduta) sono utilizzati come telamoni. Si tratta di rozze sculture di scuola campionese forse provenienti, come i capitelli, dai lavori di trasformazione del duomo.
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