Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Santa Maria a Vezzolano
L'interno della chiesa è a tre navate su colonne e pilastri. La navata maggiore è divisa in tre campate coperte da volte a crociera gotiche; anche all'interno il gioco cromatico creato dall'accostamento di arenaria e cotto domina l'insieme.

L'elemento che comunque colpisce subito l'osservatore è il pontile (Jubè) che, disposto tra la prima e la seconda campata, divide la chiesa nella sezione dedicata ai laici da quella dei canonici.

Il pontile è supportato da cinque archi acuti elegantemente modanati che poggiano su quattro colonne con capitelli fogliati gotici che denotano un'influenza francese.
Nella parte superiore del pontile si può osservare un ricco fregio scolpito.
Il fregio, adattato alla larghezza della navata, proviene sicuramente da altra destinazione e risale ad un epoca anteriore a quella del pontile stesso.

Le sculture sembrano richiamare l'influenza di Niccolò, scultore che operò in Piemonte nella prima metà del XII secolo (dopo il 1120).

Il fregio è costituito di due livelli. Quello superiore, tra i simboli degli Evangelisti...
...raffigura la morte della Vergine...
...la sua resurrezione e...

...l'incoronazione.

Il registro inferiore raffigura 35 patriarchi seduti, ognuno dei quali tiene in mano un cartiglio con il suo nome. Il fatto che i rimanenti 5 patriarchi siano dipinti sui muri ai lati del fregio conferma che la scultura non fosse stata pensata per questa collocazione.
La vista posteriore del jubè evidenzia la scala di accesso e la porta di comunicazione tra le sezioni della chiesa.
Le volte della navata sono dotate di costoloni a conci di materiali diversi alternati.
I muri del prebiterio e dell'abside sono costruiti sovrapponendo strati di arenaria e laterizio.
La struttura architettonica dell'arco trionfale e del presbiterio è esaltata dal contrasto cromatico dei materiali.
Colonnine in controvena caratterizzano i punti di ricaduta dell'arco trionfale e degli archi del catino absidale.
La navatella sinistra è coperta da volte ad arco acuto; sullo sfondo l'abside inserita sulla base del campanile.
Il capitello del primo pilastro della navata è ricoperto di tralci che escono da maschere ferine e da cantari.
Sul lato verso la navata un centauro viene colpito da un colpo di lancia.
Molto bello è il capitello d'imposta con la raffigurazione di Sansone che lotta con il leone.
Sul lato opposto, un bel capitello a decoro vegetale sorregge gli archi delle volte della navata.
Sulla colonnina di destra dell'arco che delimita il catino absidale, si può osservare il bel capitello raffigurante re Davide che ammansisce gli animali selvatici.
Ai lati della finestra centrale dell'abside sono murati due rilievi raffiguranti l'Annunciazione, con tracce della colorazione originaria.
Sono molto interessanti anche le decorazioni delle altre finestre dove appaiono raffigurazioni in miniatura di edifici.
Il chiostro, da cui si accede per un aporta sul lato destro della chiesa, è caratterizzato dalla sovrapposizione di interventi che si sono succeduti nel tempo.
Il lato occidentale è il più antico ma anche il più bello per il cromatismo di archi e colonne.
Il lato settentrionale occupa l'area della navatella destra ed è aperto da alte bifore; si tratta di un'opera del XIII secolo.
Gli altri due lati sono stati completati nel Quattrocento con archi ribassati su colonne poligonali.
L'opera scultorea più interessante del chiostro è il capitello raffigurante l'Annunciazione e la Natività
Evidente è l'influenza della scultura francese.
Un bel capitello vegetale decora la parte esterna dello stesso pilastro.
Nei pressi della porta che conduce all'entrata è inserito il rilievo raffigurante un telamone in posizione eretta.
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