Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


San Rufino ad Assisi
L'attuale duomo di Assisi, intitolato al martire Rufino, è stato preceduto da due basiliche delle quali la prima esistente nell'VIII secolo e la seconda costruita dopo il 1028 dal vescovo Ugone che vi trasferì il seggio vescovile. Nel 1134 il vescovo Clarissimo iniziò l'attuale edificio che ebbe l'altare consacrato nel 1228 mentre l'edificio completo lo fu solo nel 1253 per mano di Innocenzo IV. Nel XIV secolo venne completamente rifatto l'interno.
La parte inferiore della facciata è opera di Giovanni da Gubbio ed è un'esempio del suo stile che può essere definito "pittorico". La superficie è scandita da riquadri, secondo la tradizione del romanico abruzzese: i riquadri qui aumentano però di altezza man mano che si sale. In corrispondenza dei tre portali i riquadri si allargano in modo da contenerli.

Il portale centrale è sicuramente il più interessante per la ricca decorazione scultorea dove si uniscono temi di derivazione classica ad elementi figurati tratti da temi del bestiario medievale.

Il portale è composto da elementi in pietra bianca e da altri in marmo rosa che generano un delicato contrasto cromatico. Tra questi la lunetta dove il Cristo Giudice è seduto in trono all'interno di una mandorla circolare mentre rivolge la mano verso la Madonna allattante; dalla parte opposta la figura di San Rufino.

Si notino le piccole testine che appaiono nella parte inferiore del rilievo, che si caratterizza per la rigidezza delle figure e l'accuratezza del dettaglio decorativo.

La lunetta poggia su un'architrave ricoperta da un motivo a nastri di derivazione cosmatesca ed è circondata da una ghiera scolpita con un tralcio abitato da esseri umani ed animali.
Procedendo verso l'esterno si osserva un elemento toroidale scandito da nodi e ricoperto da una decorazione vegetale. Tra i nodi sono scolpite scene di difficile interpretazione che hanno come soggetto uomini, angeli ed ecclesiastici che possono essere ricondotte al proselitismo ed all'avvicinamento dell'uomo al messaggio salvifico della Chiesa.
Molto bello è il nodo posto al vertice da cui sporge una testa di serpente. A sinistra è riconoscibile Re Davide che suona l'arpa.
Un altro tralcio legnoso decora la ghiera più esterna, popolata con uomini intenti in varie attività ed animali.
La ghiera esterna ricade senza soluzione di continuità sino a terra.
Con il rilievo abbastanza piatto delle ghiere contrasta la decorazione delle colonnine adiacenti dalle quali, su uno sfondo a spirale o a tronco di palma, sporgono ad alto rilievo esseri mostruosi che si combattono.
Molto forte è il contrasto tra questa decorazione plastica e fantasiosa di ispirazione medievale e lo schema del pilastro interno, ricoperto da una decorazione geometrica a meandri all'esterno, da girali all'interno.
Due leoni stilofori delimitano l'entrata.
I due portali laterali hanno una struttura decorativa molto più semplice. Un'unica ghiera decorata con tondi circonda completamente i portali. Analoga decorazione si trova sulle architravi.
Le lunette sonoin marmo rosa e sono scolpite con rilievi raffiguranti coppie di animali che si abbeverano ad un cantaro, tema di derivazione paleocristiana.
Entrambe le architravi hanno al centro l'Agnus Dei, affiancato a sinistra da due aquile ed a destra dai simboli degli Evangelisti all'interno di clipei.
Al vertice dell'architarve si trova una croce affiancata da altri clipei contenenti fioroni ed animali mostruosi.
Alla base si trovano coppie di sculture raffiguranti grifoni.
La parte intermedia della facciata è separata dalla parte inferiore da una loggia su colonnine poggiante su una cornice aggettante ricoperta da interessanti rilievi.

Al di sopra, all'interno di tre sezioni isolate da ampie lesene, si aprono tre rosoni.

Una seconda cornice sorregge il timpano superiore, alleggerito da un largo arco ogivale che testimonia la data avanzata di completamento della struttura.

La cornice è sorretta da peducci scolpiti a protomi animali ed umane; al di sopra scorre un fregio continuo a soggetto zoomorfo che ne aumenta il valore dal punto di vista pittorico.
Due sculture ad altorilievo raffiguranti lupi, un maschio a sinistra ed una femmina a destra, delimitano la loggia agli estremi.
In corrispondenza delle lesene aggettano due sculture raffiguranti dei bovini.
I rosoni sono elementi imprescindibili delle facciate umbre, come pure i simboli degli evangelisti che sono scolpiti agli estremi.

Elemento di interesse è costituito dai tre telamoni raffigurati mentre sorreggono il peso del rosone.

Più semplici ma sostanzialmente della stessa struttura sono i rosoni laterali.
Al fianco sinistro si appoggia la possente torre campanaria, scandita da numerosi ordini di archetti pensili ed aperta da una solo serie di bifore.
Il prospetto posteriore è alterato dalla grossa cupola cinquecentesca. L'unica abside è scandita da semicolonne ed è coronata da archetti pensili ogivali in pietra.
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